CATANIA – Un piano non partecipato, nel modo giusto. Che andava condiviso ex post non ex ante. Questa una delle critiche emerse oggi pomeriggio, nell’incontro “riparatore” tra l’assessore all’Urbanistica Salvo Di Salvo e i rappresentanti delle associazioni che, martedì scorso, sono state lasciate fuori dai portoni di Palazzo degli Elefanti, in occasione della conferenza stampa di presentazione del Piano di riqualificazione del centro storico. Alla fine dell’incontro, proprio Di salvo aveva assicurato ai cittadini – residenti proprio in centro e parte di numerose associazioni – un nuovo appuntamento, per oggi pomeriggio nella sede della terza municipalità.
Le critiche, comunque, sono finite alla questione della partecipazione. Per il resto, l’incontro – al quale non hanno preso parte alcuni movimenti di cittadini, per protestare contro il trattamento subito due giorni fa – si è svolto in un clima prevalentemente collaborativo, nella consapevolezza, da entrambe le parti, della necessità di capire intenzioni da un lato, ed esigenze dall’altro. Tanto che un nuovo momento di scambio di opinioni è già stato stabilito per fare, tra quindici giorni, un nuovo punto della situazione.
“Il piano è chiaro – afferma Claudio Melchiorre del Movimento dei consumatori. Viene deciso alla Regione e è un piano residenziale, dove vengono tenuti presenti aspetti legati a questa caratteristica. Il problema è che evidentemente manca qualcosa, come, ad esempio, la visione a livello turistico”. Non solo, per Marcella Renis, portavoce di Sviluppo partecipato, “manca l’assessore al centro storico, alla cultura, alle attività produttive, all’ambiente – ha aggiunto. Manca la finalità di questo piano”. Concetti condivisi anche da Rosa Maria Costanzo, del comitato Via Gisira, che come gli altri ha apprezzato gli accorgimenti, inseriti nel documento proposto dall’amministrazione, per tutelare la vivibilità del centro storico.
“Non è un punto d’arrivo ma di partenza – ha commentato l’assessore Di Salvo. Io sono soddisfatto per la grande partecipazione e sono pronto e disponibile a recepire tutte le osservazioni che possono venire dalle associazioni per migliorare un atto che non è il mio ma della città. Sul centro storico non c’é dubbio che la questione sia complessa e variegata – ha concluso – e che interessa ogni aspetto della vita della città. Per questo, mi sono impegnato per incontrare i comitati tra quindici giorni”.
