Piano triennale delle opere| Arriva l'ok della Giunta - Live Sicilia

Piano triennale delle opere| Arriva l’ok della Giunta

Tra i cantieri in programma anche il tram e quelli del Patto per il Sud.

PALERMO – La giunta Orlando approva il piano triennale delle opere pubbliche, che altro non è che il primo passo verso il bilancio 2018. Un passaggio atteso e a lungo rinviato a causa di un ping pong tra uffici e Ragioneria, ma che ieri ha finalmente visto la luce. Un piano 2018-2020 che comprende 667 interventi che, in teoria, costerebbero ben 4,2 miliardi di euro: quasi 80 milioni quest’anno per 33 opere, quasi due miliardi nel 2019 per 343 opere e oltre due miliardi nel 2020 per 291 opere. Numeri che, se divenissero realtà, trasformerebbero il volto della città.

Ogni opera pubblica da realizzare, infatti, va inserita nel piano triennale indipendentemente dal fatto che poi si realizzi o meno. Rispetto all’anno scorso sono stati cassati 16 interventi, di cui 10 per cui è già in corso la gara, tre perché sostituiti, uno stralciato dal Prusst e due considerati ormai non più fattibili, e ne sono stati inseriti 16 nuovi (cinque accordi quadro, cinque interventi su mari e coste, due del Pon e quattro del progetto Ruis). Ogni opera ha una sua priorità: prima le manutenzioni, poi il completamento di quelle avviate, poi le finanziate dai privati e infine le nuove costruzioni.

Trovano posto nel Piano molte delle opere non appaltate nel 2017, ma soprattutto i cantieri del Patto per Palermo: quelli sul Teatro Massimo già nel 2018, gli altri l’anno prossimo insieme al tram e ad altre grandi infrastrutture.

A far fede nell’immediato sarà il piano annuale che comprende 600 mila euro per lo stadio delle Palme, gli interventi del Pon metro sull’illuminazione (nove milioni), quasi 800 mila euro per lo Spasimo, tre milioni per il canale di Boccadifalco, mezzo milione per il centro sportivo di Bonagia, un milione per le fognature dell’ortofrutticolo, dieci milioni per il Baglio Mercadante dello Zen, 1,4 milioni per la tribuna della piscina comunale, 2,8 milioni per il secondo forno crematorio dei Rotoli, tre milioni per l’impianto antincendio del Teatro Massimo, a cui andranno quasi altri 12 milioni per lavori vari. E ancora scuole, asili e palestre.

“Si tratta – dichiarano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Emilio Arcuri – di un importante passaggio di programmazione della spesa e della infrastrutturazione della città, uno strumento indispensabile per la redazione del bilancio di previsione. È un piano aperto al confronto con la città e con il consiglio comunale, che dovrà votarne la versione definitiva”.

Passiamo ai soldi. Nel 2018 i quasi 80 milioni saranno coperti da mutui per soli 8,7 milioni, mentre 12,5 saranno stanziamenti di bilancio. Fondi su cui la Ragioneria generale, però, ha espresso una riserva: le somme, relative ad alcune manutenzioni infatti dovranno essere trovate nel prossimo bilancio di previsione. Nel 2019 i mutui dovrebbero schizzare a 126 milioni e nel 2020 scendere a 31. La cessione di immobili quest’anno non frutterà nulla, mentre dovrebbe consentire al comune di incassare un paio di milioni per il 2019 e altrettanti per il 2020.

LE REAZIONI

“Questo piano triennale delle opere pubbliche sarà bocciato in commissione perché altro non è che un libro dei sogni – dice Giulio Tantillo, capogruppo di Forza Italia – Oresenta quasi 700 opere, sapendo che forse nel 2018 solo tre opere potranno essere realizzate dall’elenco del piano annuale. Insomma mancano le opere per la città, non vi è traccia dell’emendamento votato in consiglio nel bilancio 2017 dove erano previste opere di grande respiro urbanistico per molti quartieri. Mancano strade, parcheggi, nuove scuole, asili, piazze e l’eliminazione dei numerosi tappi in tutte le circoscrizioni. Insomma di pratico e immediato non c’è nulla, tutto il piano si basa su una programmazione futura e rimarrà un sogno perché per la maggior parte delle opere manca la copertura finanziaria. Proporremo all’aula la bocciatura dell’atto che, in ogni caso, sarà emendato mettendo in ordine di elenco prima le opere quali scuole e impianti sportivi, poi le opere più urgenti e utili per la collettività .Al risveglio nulla sarà cambiato… il sogno continua”.

 


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