Neonato usato come copertura,|in sei arrestati per spaccio - Live Sicilia

Neonato usato come copertura,|in sei arrestati per spaccio

piazza armerina
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All’alba gli uomini del commissariato di Piazza Armerina, diretti dal commissario capo Gabriele Presti, hanno arrestato sei persone e notificato l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria a due donne, una delle quali madre di un bimbo di pochi mesi, tutti residenti fra Piazza Armerina e Aidone. L’accusa è di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso e violazioni inerenti le misure di prevenzione alle quali alcuni di essi erano sottoposti. Nel corso dell’operazione denominata “Children in Danger”, sono state denunciate 14 persone, che risultano indagate, in alcuni casi per spaccio di sostanze stupefacenti, in altri per favoreggiamento.

L’indagine ha inferto un duro colpo al traffico di sostanze stupefacenti, in particolare hashish e marijuana, che negli ultimi mesi ha avuto un forte incremento a Piazza Armerina. L’attività di intelligence ha avuto inizio nel febbraio dello scorso anno, con l’individuazione di un gruppo dedito al commercio di sostanze stupefacenti tra Piazza Armerina e Aidone. Le intercettazioni telefoniche e la parallela attività di ricerca di riscontri hanno permesso agli inquirenti di effettuare una vera e propria “mappatura” del giro di stupefacenti e di che consuma. La droga – svariati chili al mese – sarebbe stata smistata a Piazza Armerina da alcuni degli arrestati i quali, pur gestendo lo spaccio autonomamente, sono risultati collegati tra loro.

Le misure cautelari sono state disposte dal Gip di Enna, David Salvucci, su richiesta del sostituto procuratore Francesco Rio. Per due donne, una mamma di un bimbo di pochi mesi, è scattato l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria mentre altre sei persone sono state arrestate. Sono Alex Treno, di Piazza Armerina, 21 anni, finito in manette insieme al padre, Luigi, 44 anni, attualmente detenuto, entrambi accusati oltre che di spaccio, di avere ceduto droga a un minorenne; Leonardo Germanà, cugino dei Treno, nato a Cittiglio, (VA),27 anni; Marcello Prestifilippo, cognato di Alex Treno, di Piazza Armerina, 31 anni; Davide Barrile, di Aidone, 34 anni; Cateno Legame, di Piazza Armerina, 27 anni, attualmente detenuto.

Le due donne sottoposte all’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria sono Maria Di Franco Prestifilippo, di Piazza Armerina, 28 anni, convivente di Alex Treno e la sorella di quest’ultimo, Graziella, 25 anni. Lo spaccio avveniva in particolare nei quartieri storici di Piazza Armerina, il “Monte” e la “Castellina”. A capo del gruppo ci sarebbero i due Treno, Luigi e Alex, che insieme a Leonardo Germanà avrebbero messo su una “società” dedita al commercio di sostanze stupefacenti.

L’operazione “Children in danger”, condotta dagli agenti del commissariato di Piazza Armerina, ha messo in luce il ruolo delle due donne indagate e sottoposte all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, Graziella Treno e Maria Prestifilippo, 25 e 28 anni. Secondo gli inquirenti, le due cognate avrebbero utilizzato un bimbo di sette mesi, figlio della Prestifilippo, come copertura per lo spaccio degli stupefacenti. In una sera d’inverno, fermate dalla polizia, dopo avere gettato dal finestrino della loro auto un involucro, poi recuperato e contenente hashish, le due avrebbero sostenuto di essere in giro per cercare del latte per il piccolo. Secondo gli inquirenti il neonato sarebbe stato utilizzato come schermo per potere piazzare più facilmente la droga.


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