Picchia e rasa a zero la cognata: aveva una tresca con suo marito

Picchia e rasa a zero la cognata rea di avere una relazione con suo marito: condannata

L'imputata avrebbe teso un vero e proprio agguato alla vittima

Una 37enne di origini peruviane è stata condannata in primo grado a cinque mesi di reclusione per violenza privata e lesioni, con sospensione condizionale della pena, per un’aggressione avvenuta a Perugia ai danni della cognata, rasata a zero al termine di un violento pestaggio.

La sentenza riguarda un episodio maturato in ambito familiare, scaturito dalla scoperta di una relazione extraconiugale tra la vittima e il marito dell’imputata. Quest’ultima ha organizzato l’incontro attirando la cognata nella propria abitazione con un pretesto.

Una volta all’interno, l’ha sorpresa e aggredita. L’ha scaraventata a terra, colpita ripetutamente e infine immobilizzata per sottoporla al taglio forzato dei capelli. Al termine dell’azione, la vittima presentava un’abrasione all’orecchio destro e numerosi ematomi agli arti superiori e inferiori, lesioni refertate dai sanitari.

Picchia la cognata e viene condannata, assolta l’amica

Nel procedimento era finita sotto indagine anche un’amica dell’imputata, ritenuta inizialmente corresponsabile dell’aggressione.

La Procura di Perugia aveva sostenuto che la donna avesse fornito un contributo attivo, aiutando a bloccare la vittima e reperendo un secondo paio di forbici dopo che il primo strumento si era rivelato inefficace.

Il giudice ha però respinto questa ricostruzione, escludendo il concorso nei fatti e pronunciando l’assoluzione dall’accusa di violenza privata. La difesa della 37enne ha annunciato che ricorrerà in appello, attribuendo l’accaduto a un improvviso raptus emotivo.

Pena sospesa se risarcirà il danno

Il tribunale ha comunque riconosciuto la responsabilità penale dell’imputata per l’aggressione, subordinando la sospensione della pena al pagamento del risarcimento nei confronti della parte offesa.
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