CATANIA – I fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) usati per aumentare le possibilità di mobilità sostenibile a Catania. Il valore della nuova procedura negoziata appena pubblicata da Palazzo degli elefanti supera i tre milioni di euro: 3,4 milioni, per la precisione, per gli “itinerari ciclabili” di collegamento tra le sedi dell’università catanese e le principali stazioni della metropolitana, oltre che quelle ferroviarie del centro della città.
La misura del Pnrr è quella che riguarda il rafforzamento della mobilità ciclistica in Italia: la dotazione complessiva ammontava a circa 600 milioni di euro. Entro giugno 2026 in tutto il Paese si dovranno costruire almeno 365 chilometri aggiuntivi “di piste ciclabili urbane e metropolitane, da realizzare nelle 40 città che ospitano le principali università, da collegare ai nodi ferroviari o metropolitani”. Un’occasione adattissima alla situazione del municipio etneo: una rete metropolitana in via di sviluppo, e sempre più apprezzata dai catanesi, e uno storico ateneo con sedi disseminate in varie zone della città (con una particolare predilezione per il centro storico).
Cinque milioni per Catania
In totale, al capoluogo etneo sono stati assegnati cinque milioni di euro, divisi in tre stralci. Il progetto di fattibilità tecnico-economica dell’ultimo dei tre è stato approvato dalla giunta comunale a metà dicembre. E il 28, tre giorni prima della fine del 2023, è stata pubblicata la procedura negoziata. Il progetto, del resto, si legge nei documenti, “può contribuire a migliorare la mobilità sostenibile nella città di Catania, incentivando in particolare l’intermodalità attraverso un collegamento ciclabile diretto tra le principali stazioni ferroviarie e metropolitane del centro urbano e i poli e uffici universitari siti nel centro storico”.
Dovranno essere collegate con la ciclabile le stazioni ferroviarie Centrale ed Europa, e le stazioni della metropolitana Fce Borgo, Italia, Galatea, Giovanni XXIII e Stesicoro. Secondo quanto si apprende, non tutte le piste ciclabili previste saranno a uso esclusivo delle bici. Una parte, infatti, sarà a uso promiscuo, condivisa con gli autobus del trasporto pubblico urbano. In viale Africa, inoltre, è prevista la sostituzione del marciapiede con aiuola spartitraffico centrale: quello esistente dovrà essere demolito, in favore della costruzione di una porzione di carreggiata destinata alla mobilità dolce, separata e protetta rispetto alla carreggiata destinata alle automobili.
Le scadenze
Per la progettazione esecutiva, la ditta aggiudicataria dei lavori avrà 150 giorni di tempo dalla firma del contratto. I lavori, invece, dovranno essere ultimati in 481 giorni dal verbale di consegna del cantiere (successivo all’approvazione del progetto esecutivo). Altri 90 giorni, poi, saranno necessari per il collaudo. A conti fatti, perché ogni cosa sia conclusa ci vorranno 721 giorni. Quasi due anni dall’aggiudicazione della gara, che è appena stata pubblicata. La scadenza di giugno 2026 è, praticamente, a filo.