Palermo ed eco-mobilità, l’odissea della ciclabile di via Galilei

Palermo, tra buche e auto… la pista ciclabile è a ostacoli 

L'assessore Carta: “Risorse in corso di individuazione”

PALERMO – A Palermo la vita per i ciclisti non è certo facile. Tra buche, impedimenti, sporcizia, fogliame, immondizia e auto parcheggiate, non si riesce a restare in sella per più di qualche metro, neanche nei percorsi riservati alle due ruote. È il caso della pista ciclabile di via Galileo Galilei, traversa di via Principe di Paternò, dove la ciclabile c’è ma è tutt’altro che comoda. Il tragitto è infatti un percorso ad ostacoli. Non solo le automobili parcheggiano sopra la pista ma ci sono anche buche, interruzioni, cestini porta rifiuti, una campana per la raccolta del vetro e un cassonetto per quella degli indumenti usati a rendere complicato il transito.

“Piste in stato di abbandono”

“Ci lamentiamo sempre del traffico automobilistico ma in questa città non sembra ci siano valide alternative – afferma una giovane ciclista e residente della zona -. Infatti, chi sceglie di utilizzare un mezzo ecologico come la bicicletta, spesso deve fare i conti con una realtà disarmante. Ci sono poche piste e, quelle che ci sono, sono quasi sempre in totale stato di abbandono. Mi tocca fare lo slalom tra macchine, cassoni e cassonetti ogni qualvolta esco. Non mi sorprende che la maggior parte dei ciclisti poi scelga di camminare in strada in mezzo alle automobili”.

“Manutenzione inesistente”

“Abbiamo atteso anni la costruzione di questo percorso ciclabile – spiega Antony Passalacqua, componente di Mobilità Palermo – ma fin da subito, da quando è stato realizzato, non ci è stato possibile utilizzarlo come si deve. Le auto ci salgono sopra, quando va bene, con due ruote e le interruzioni sono infinite. La manutenzione? È totalmente inesistente. Il sabato, inoltre, all’incrocio con piazza De Saliba, la pista viene invasa anche dalle bancarelle e dai venditori ambulanti del mercatino rionale rendendo del tutto impraticabile il percorso”.

“Ho perso il controllo della bici”

“A causa delle macchine che puntualmente ostruiscono la pista e della scarsa manutenzione, l’altro giorno, ho perso il controllo della bici e sono caduto a terra, rischiando di sbattere la faccia contro un paletto reggi cestino installato sul percorso – racconta Daniele C., un rider della zona di 29 anni -. La ruota mi si è incastrata sul dislivello che c’è tra marciapiede e ciclabile che non era ben visibile perché ricoperto dall’erba selvatica. Per fortuna non ho riportato danni significativi, ma poteva finirmi davvero male”. 

Carta: “Risorse in corso di individuazione”

“Il mio assessorato ha predisposto uno studio di fattibilità per 80 km di nuove ciclovie e la manutenzione dei 50 km esistenti che consentirà di programmare gli interventi necessari a riqualificare le ciclabili esistenti man mano che saranno individuate le risorse economiche – rassicura l’assessore alla mobilità sostenibile, Maurizio Carta -. In alcuni casi queste risorse sono state già individuate, come ad esempio quelle usate per la manutenzione della Villafranca-Praga. Altre risorse sono in corso di individuazione anche utilizzando fondi extracomunali appositamente destinati alle ciclovie. Lo studio di fattibilità complessivo consente di avere il quadro generale e di guidare l’appostamento di risorse – spiega Carta -. Alcune opere di manutenzione delle ciclovie saranno inglobate nella manutenzione stradale o in quella dei marciapiedi”.


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