Pistole in pugno: "Ora mi consumo"| A casa dell'ex con due 357 magnum - Live Sicilia

Pistole in pugno: “Ora mi consumo”| A casa dell’ex con due 357 magnum

Provvidenziale l'intervento dei poliziotti del commissariato San Lorenzo.

PALERMO – “Ora mi consumo”, ha detto poco prima di scendere da casa. Portandosi dietro due pistole calibro 357 magnum cariche. Il suo obiettivo era l’ex moglie.

Non sappiamo se S.P., incensurato di 49 anni, avesse solo intenzione di spaventare la donna. Di certo provvidenziale è stato il lavoro dei poliziotti del commissariato San Lorenzo. Era stata la stessa donna ad allertate il 113. Merito del figlio che casualmente si trovava a casa del padre quando lo ha visto aprire il cassetto, prendere le armi e andare via furente.

Forse non si è mai rassegnato all’idea che la relazione fosse finita e che la ex moglie volesse rifarsi una vita sentimentale. Si erano sentiti al telefono, poco prima. “Con chi sei?, le avrebbe chiesto, sospettoso. La donna stava facendo shopping in compagnia di una parente. Il figlio ha cercato di avvisare la madre. Telefono spento. Finalmente è riuscito a rintracciarla tramite una zia: “Non tornare a casa”.

Quando i poliziotti sono giunti sotto l’abitazione, al confine fra Sferracavallo e la borgata Marinella, l’uomo ha cercato di salire in macchina. Un accenno di fuga subito stoppato. Gli agenti hanno trovato le armi, legalmente detenute ma con il divieto di portarle in giro, una addosso all’uomo e l’altra in macchina.  “Sto andando al poligono”, si è difeso, tradendo il fatto di avere alzato il gomito. Non era ubriaco, ma alticcio dicono gli investigatori. Improbabile che si vada al poligono alle 7.30 di un sabato sera.

Da qui il fermo, disposto dal pubblico ministero Anna Battaglia e convalidato dal giudice per le indagini preliminari Gabriella Natale. All’uomo sono stati concessi gli arresti domiciliari – l’accusa è di porto abusivo delle armi che sono state sequestrate – ma vincolati al braccialetto elettronico per controllarne i movimenti. le indagini proseguono per cercare di capire quali fossero davvero le sue intenzioni.


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