"Più lavoro in Europa" |Cinquemila manifestanti - Live Sicilia

“Più lavoro in Europa” |Cinquemila manifestanti

Manifestazione cortei e sit-in stamattina in città per lo sciopero generale europeo. Lungo via Etnea e davanti alla Prefettura il corteo Cgil "Per il lavoro e la solidarietà contro l'austerità". La Uil": "Non potevamo chiedere altri sacrifici - dice il segretario Angelo Mattone - con altre ore di sciopero. Abbiamo scelto la proposta, ancor prima della protesta". E consegna al prefetto una lettera per Monti

 

 

Corteo in via Etnea
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CATANIA – Manifestazione stamattina a Catania per lo “Sciopero Generale in Europa”. 

In via Etnea il corteo Cgil “Per il lavoro e la solidarietà contro l’austerità”, in marcia fino a Palazzo Minoriti. In testa al corteo c’è una rappresentanza di lavoratori in questo momento coinvolti nelle vertenze più dure: Aligrup, ex Cesame, le aziende di Etna Valley ed i dipendenti WindJet. In marcia, i lavoratori edili e quelli del settore scuola e università, i forestali ed i lavoratori del settore trasporti. L’iniziativa è della Ces, la Confederazione europea dei sindacati, che ha indetto una giornata di mobilitazione contro le politiche di austerità e in occasione di ciò  la CGIL ha indetto uno sciopero generale nazionale di quattro ore, con manifestazioni in più di 100 città italiane. “Siamo in emergenza sociale –  spiega il segretario Angelo Villari – oramai è sotto gli occhi di tutti.  La Cgil ha scelto di aderire a questa protesta per reclamare lavoro e solidarietàL’ Europa ha un debito sociale, non esclusivamente monetario. E’ stata promessa una ripresa che non è mai avvenuta. 25 milioni di europei non hanno lavoro. In alcuni paesi il tasso di disoccupazione giovanile oltrepassa il 50%. Il senso di ingiustizia è diffuso e lo scontento sociale altrettanto. E Catania, città europea in tutti i sensi, soffre tutti i mali possibili di questo momento storico”.

Davanti la sede della Prefettura, ci sono anche i  lavoratori della Uil che hanno deciso di non scioperare: “In un momento di grave crisi per le famiglie -spiega il segretario generale del Sindacato dei Cittadini Angelo Mattone – di spaventoso allargamento della platea dei vecchi e nuovi poveri, non potevamo chiedere altri sacrifici con altre ore di sciopero. Abbiamo scelto la proposta, ancor prima della protesta. Perchè questa è la Uil”. Mattone spiega le ragioni del sit.in: “perchè questa sia la Comunità delle Persone, del Sapere e dello Sviluppo. Scendiamo ancora in strada – continua Mattone – per difendere le ragioni dei forestali,  dei precari, degli studenti, dei cassintegrati di STM e sostenere le battaglie e le speranze dei lavoratori della formazione regionale, dell’Università, della ex Coem e Marketing Sud, di Aligrup e Wind Jet. A loro, come a tutti i catanesi, chiediamo di stare accanto alla Uil per chiedere soprattutto a Catania più Europa e più investimenti nell’istruzione, nella Formazione, nella Ricerca, nel Lavoro. Crediamo in un’Unione solidale che dia vigore a politiche capaci di creare buona occupazione, specie in territori come il nostro dove un giovane su due è disoccupato, e che sia impegnata concretamente a favorire la giustizia sociale, il dialogo, la contrattazione”.

La Uil ha scritto una lettera  aperta al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Monti, consegnata al prefetto: “Il dramma della disoccupazione giovanile che vive l’Italia, in particolare il Sud – scrive nella missiva Mattone – potrà trovare una risposta se si investe sul sapere, sulla ricerca e innovazione e sull’istruzione. Soprattutto se si crea quel raccordo necessario tra mondo del lavoro e quello della formazione-istruzione. Le politiche che guardano solo al governo del debito sovrano e non alla crescita stanno procurando sofferenze ai cittadini, disoccupazione, aumento della cassa integrazione e soprattutto recessione. Serve – osserva il sindacalista – un’inversione delle politiche e guardare ai giovani e alla scuola come la risposta e l’opportunità per il nostro Paese e l’Europa intera”.


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