TRAPANI – Numerosi, e già noti, pizzini tra Matteo Messina Denaro e Bernardo Provenzano, e tra il boss castelvetranese e i Lo Piccolo, ma soprattutto un elenco di deputati regionali che sarebbero stati contattati per ottenere il sostegno a un emendamento in discussione nell’aula di Palazzo dei Normanni. E’ quanto ritrovato dai periti nominati dal tribunale di Trapani nei computer in uso all’imprenditore Pietro Funaro. Gli esperti della Digital Italia Forensic hanno tirato fuori dai pc hanno estratto anche alcune delle lettere inviate da Messina Denaro all’ex sindaco di Castelvetrano Tonino Vaccarino, quando questi sotto il nome di ‘Svetonio’ dialogava con il boss su incarico del Sisde.
Tra i documenti ritrovati anche una mail del luglio 2014 diretta a Funaro da un altro imprenditore, dove si fa riferimento a un emendamento presentato all’Ars e che ha bisogno del sostegno della maggioranza dei deputati per essere approvato. All’epoca l’Ars era impegnata sulla Finanziaria 2014 e sulla modifica della legge sugli appalti. Ogni deputato doveva essere avvicinato da un imprenditore o da un soggetto vicino: l’elenco è racchiuso in un file denominato “gruppo onorevoli da sistemare”. Tra i deputati che risultano in questo elenco c’è anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta.
Funaro, ex presidente provinciale ed ex vice presidente regionale dell’Ance, il sindacato dei costruttori edili aderenti a Confindustria, è oggetto di un procedimento per l’applicazione della sorveglianza speciale e la confisca di un patrimonio da 25 milioni di euro. Il sequestro preventivo è stato eseguito da polizia e guardia di finanza nell’agosto del 2014.
*Aggiornamento ore 13.29
“Mi appresto a presentare una denuncia”. Esordisce così il governatore Rosario Crocetta alla notizia che il suo nome e quello di altri 48 deputati siciliani è risultato inserito in una lista di parlamentari da avvicinare per la votazione in aula di un emendamento al quale era parecchio interessato un gruppo di imprenditori siciliani. Il file dei “politici da sistemare” è saltato fuori da una ispezione informatica. Dalla perizia non si riesce a cogliere quale sia l’oggetto dell’emendamento: “Ricordo – dice Crocetta – che in quel periodo ho ricevuto una delegazione di imprenditori della quale faceva parte anche un imprenditore gelese, Fortunato Sciacca. Il loro interesse era rivolto ad un disegno di legge per evitare gli alti ribassi nelle gare proposto dai deputati del Movimento 5 Stelle e allora discusso in commissione, con presidente Trizzino (M5s, ndr). Non ho seguito l’iter in commissione, perché non si trattava di un ddl del governo, e non ho partecipato al voto in aula – continua il governatore -. Se pensavano di avvicinarmi in qualche modo si sono certamente sbagliati, e mi appresto a presentare una denuncia perché se l’intento era quello di farmi partecipare in qualche modo a qualcosa di irregolare sarebbe grave. Ripeto, non mi sono mai affatto interessato alla questione”.