STORO (TRENTO) – Futuro, ma non solo. Il presente del Palermo passa anche da chi è cresciuto con la maglia rosanero addosso sin dalle giovanili, e che magari sin da bambino sognava di poter esordire con la casacca che fu di Toni e Zauli. Quattro i Primavera che Iachini ha voluto portare con sé in ritiro, alcuni dei quali pronti al salto immediato in prima squadra. Tra questi, Fabrizio Alastra è praticamente certo della promozione al ruolo di terzo portiere, dove troverà ancora una volta Vincenzo Sicignano ad allenarlo: “È un piacere essere qui e ritrovare Sicignano, preparatore dei portieri anche in Primavera. Crescerò abbastanza accanto a Sorrentino e Colombi. Voglio imparare da loro e migliorare”, ha dichiarato l’estremo difensore classe ’97, premiato come miglior portiere del Torneo di Viareggio nell’edizione 2014.
Se Alastra è la certezza, Pezzella è la sorpresa. Dei quattro Primavera portati in “tour” tra Bad Kleinkirchheim, Temù e Storo, il terzino mancino è senza dubbio la sorpresa del gruppo. Con la mancata conferma del prestito di Emerson si è imposto in qualità di terza alternativa nel ruolo di esterno sinistro, dimostrando di sapersi disimpegnare bene nel 3-5-2 e di poter essere propositivo anche in fase offensiva. Un gol sfiorato contro il Kalloni e tante altre occasioni per mettersi in mostra, quanto basta per essere già soddisfatti del lavoro svolto finora: “È molto importante essere qui con la prima squadra, allenarmi con i grandi. Mi ispiro a Lazaar, ha fatto molto bene nell’ultimo campionato, cercherò di apprendere molte cose da lui”.
Il leader della difesa, però, resta sempre Roberto Pirrello. Il centrale, già nazionale under 17, si è messo a totale disposizione di mister Iachini, che dal canto suo l’ha reinventato esterno destro. Un esperimento che il tecnico ha provato per necessità, avendo il solo Rispoli nel ruolo tra gli effettivi, ma che ha dato indicazioni positive. Una sorpresa per lo stesso difensore, che può puntare anche a giocarsi un posto in prima squadra grazie a questa sua capacità di coprire un ruolo diverso da quello naturale: “Di solito gioco centrale, il mister mi ha spostato a destra. Giorno dopo giorno va sempre meglio, non mi dispiace questo ruolo. Il ritiro è un’esperienza unica, puoi imparare tante cose”.
E in attacco, dove già Bentivegna ha preso l’ascensore passando in prima squadra, punta ad esplodere Nino La Gumina. Lo scorso anno, per lui, è arrivata la gioia dell’esordio in massima serie nella sfida di cartello contro il Milan. Adesso, oltre ad una fiducia confermata da Iachini nel corso del ritiro, il giovane centravanti palermitano spera di compiere il definitivo salto di qualità. In campo, intanto, continua a dare il massimo, e le prestazioni finora non possono certo lasciare delusi: “Il gol contro l’Alpe Adria è stata una grande emozione, spero di fare tante altre reti. Negli allenamenti mi impegno molto, imparo da gente come Belotti e Vazquez”.