Polemica sul Castello di Schisò | "La Regione lo ha pagato troppo" - Live Sicilia

Polemica sul Castello di Schisò | “La Regione lo ha pagato troppo”

L'interrogazione di Barbagallo e la replica dell'assessore Tusa.

BENI CULTURALI
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PALERMO – È polemica all’Ars sull’acquisto da parte della Regione del Castello di Schisò a Giardini Naxos. Il parlamentare regionale del Pd Anthony Barbagallo ha presentato un’interrogazione sulla questione: “Mi complimento con la Regione Siciliana per l’acquisto del Castello di Schisò. Un vero affare, concluso per una cifra doppia rispetto al prezzo di mercato. Si tratta di un immobile di alta valenza culturale la cui proprietà è stata al centro di una complessa vicenda giudiziaria. Poco meno di un anno fa, nel dicembre 2017 – aggiunge Barbagallo – il bene era stato battuto all’asta a 1.615.000 euro. Adesso – conclude – la Regione spende più del doppio, 3.400.000 euro, per fare un acquisto che lascia molte ombre”.

La riposta arriva direttamente dall’assessore regionale dei Beni culturali Sebastiano Tusa: ”Vorrei tranquillizzare coloro che ritengono il prezzo eccessivamente elevato, puntualizzando che lo stesso è stato determinato attraverso una elaborata, precisa e ampiamente documentata analisi effettuata dal Drt – Dipartimento Regionale Tecnico dell’Assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Siciliana, struttura ufficialmente preposta all’esecuzione di tali valutazioni”. ”L’Assessorato dei Beni culturali – conclude – si è attenuto in maniera neutra e puntuale a tale valutazione. Inoltre è bene ricordare che l’acquisto comprende, oltre all’edificio in sé, anche delle rilevanti pertinenze che contribuiranno a rendere il Parco archeologico di Naxos più efficiente e attraente”.

Un castello del XIV secolo di oltre tremila metri quadrati con annesso un grande giardino, affacciato sulla baia di Naxos, in riva a uno dei tratti di mare più famosi. Il castello di Schisò, fino a oggi di proprietà della famiglia Paladino, è stato negli ultimi anni al centro di vicende che non avevano consentito l’acquisizione al patrimonio regionale. Nel corso dei decenni passati, la Regione aveva tentato più volte di acquistare il Castello, stanziando 12 miliardi delle vecchie lire, ma le varie procedure di esproprio erano state bloccate dai proprietari che si sono sempre opposti in sede giudiziale. Oggi il problema è stato risolto e sono in fase di progettazione gli interventi per la valorizzazione del prestigioso immobile

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