Ponte, Angelini: "Non è green e non genera sviluppo economico"

Ponte, Angelini: “Non è green e non genera sviluppo economico”

Il professore dell'Università Kore di Enna ascoltato alla Camera
TRASPORTI E AMBIENTE
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“Il ponte non è un’opera green, così come viene presentata, in quanto la valutazione delle emissioni evitate è stimata in termini assoluti e non in comparazione con l’emissione dell’intero ciclo produttivo di cemento, ferro, acciaio, e perché i materiali sono prodotti secondo i principi dell’economia circolare”.

Lo dice il professore Aurelio Angelini, preside della facoltà di Scienze dell’Uomo e della Società all’Università Kore di Enna, che oggi è stato ascoltato alla Camera dei Deputati, nella seduta a commissioni riunite di Trasporti e Ambiente, voluta dai gruppi parlamentari e dal governo, dove sono stati ascoltati dieci tecnici, oltre l’Unione dei comuni (Anci).

I dubbi di Angelini sul Ponte

Angelini ha sollevato diversi dubbi sull’opera, a cominciare dallo sviluppo economico che genererebbe, che il professore bolla invece come “effimero e non riproducibile, visto non genera effetti duraturi sull’economia come per gli investimenti nella industria, in agricoltura, cultura, ambiente e istruzione”.

“Il ponte – ha detto alla Camera l’ex capo della commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale – Via Vas alla Regione siciliana – è interamente finanziato dal contribuente essendo un’opera che non si ripaga con il pedaggio, e che probabilmente non riuscirà a ripagare la sola manutenzione”.

La relazione e l’area dello Stretto

Nella relazione del professore viene sottolineato come in pochi chilometri di territorio è contenuto uno scrigno naturalistico del Mediterraneo, e che l’intera area dello Stretto è il punto focale di un “importantissimo sistema naturale oggi costituito da riserve naturali e parchi naturalistici, aspetti questi che richiamano l’articolo 9 della Costituzione in cui si stabilisce la tutela del paesaggio e dell’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”, ricorda il tecnico.

Angelini: “Il progetto è stato imposto dall’alto”

“Il progetto è stato imposto dall’alto non è stato condiviso con le realtà territoriali coinvolte e valutato attraverso un’analisi di scopo e di obiettivi. È indispensabile effettuare la valutazione ambientale strategica sul sistema dei trasporti in Sicilia e Calabria, e le possibili alternative e gli scenari socioeconomici e urbani”, conclude Angelini.


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