PALERMO – I sindacati tornano sul piede di guerra: la stabilizzazione dei precari dell’Asp di Palermo ha infatti riacceso lo scontro tra l’azienda e le organizzazioni dei lavoratori. “Nonostante l’assessorato alla Salute abbia finalmente fatto chiarezza affermando che la Legge Madia è applicabile alla stabilizzazione dei precari amministrativi della Sanità, la direzione dell’Asp di Palermo, al contrario di quanto fatto da tutte le altre Asp siciliane, ripropone un concorso per un numero esiguo di posti e più volte bloccato da sentenze del Tar per evidenti vizi sui criteri di valutazione e dei titoli validi”, dice in una nota la Cisal Fpc Sanità. I precari in attesa di stabilizzazione sono quasi 650 e hanno contratti che scadono a fine anno, anche se l’azienda si sarebbe detta disponibile a stabilizzarne solo 420 (inclusi i 97 posti bloccati per una decisione del Tar).
“Giunge notizia che in molti uffici ci si sta avvalendo di unità di personale di una ditta esterna per l’espletamento di lavoro di tipo amministrativo – continua la Cisal – se confermato, sarebbe una contraddizione in piena regola per chi sostiene che 647 lavoratori siano troppi. Come sindacato chiediamo in tempi brevissimi solide rassicurazioni per la stabilizzazione di tutto il personale precario storico applicando la legge Madia, nell’interesse non solo dei lavoratori ma anche di un’azienda che serve 82 comuni”.