CATANIA – La Regione ha dettato la linea: i rapporti di lavoro con il personale impiegato nell’emergenza Covid possono essere prorogati fino al 31 dicembre 2022. Ma se fino ad oggi queste risorse umane non hanno inciso sui bilanci delle aziende sanitarie e ospedaliere visto lo ‘stato di emergenza’, dal primo aprile ogni centesimo speso peserà direttamente sulle casse di asp e ospedali. Da recuperare ci sono milioni di euro. Senza dimenticare che ogni massa finanziaria deve essere strettamente legata alla dotazione organica e al fabbisogno dell’ente. Molti addetti ai lavori, infatti, chiedono chiarezza su come ‘muoversi’. E c’è chi parla addirittura di chiedere ‘lumi’ alla Corte dei Conti.
Asp Catania, la proroga di 15 giorni che costa 900 mila euro
L’Asp di Catania ha operato sulla scia della prudenza. Prendendo atto della circolare dell’Assessorato Regionale con la delibera del 31 marzo 2022 ha disposto la proroga del personale fino al 15 aprile 2022 con un’autorizzazione di spesa di 871.570, 68 euro che graverà sul bilancio aziendale 2022. Solo 15 giorni. I precari interessati sono 1047 tra medici, infermieri, biologi, personale amministrativo e assistenziale. Nella delibera firmata dai vertici dell’Asp (il direttore sanitario Antonio Rapisarda, il direttore amministrativo Giuseppe Di Bella e il direttore generale Maurizio Lanza) si è predisposta la rimodulazione oraria pari al 50 %, la riparametrazione del compenso orario a quello tabellare. Sono stati confermati i monti orari applicati per i medici destinati alla Rsa di Adrano e al reparto Covid di Biancavilla. Dal verbale del collegio di Direzione Strategia aziendale si evince la scelta di prorogare (intanto) per due settimane “nelle more di concludere la ricognizione del fabbisogno”. Un monitoraggio strettamente richiesto da Palermo.
Tutti i numeri
Analizziamo i numeri: 1047 libero-professionisti si sono visti arrivare una proroga del contratto di 15 giorni. Il costo stimato per il bilancio dell’Asp di Catania è di quasi 900 mila euro. Ma andiamo nel dettaglio. Il primo prospetto di spesa, per due settimane (dal 1 al 15 aprile), allegato alla delibera di proroga fissa una somma di 494,033, 04 euro che riguardano in totale 583 risorse umane così suddivise: 32 collaboratori amministrativi, 19 collaboratori ingegneri, 186 assistenti informatici, 32 assistenti sociali, 230 assistenti amministrativi, 36 educatori professionali, 19 farmacisti, 27 assistenti amministrativi P.C., 1 Tecnico della Prevenzione P.C., 1 infermiere P.C. Il costo orario oscilla dagli 11,42 ai 19,92 euro. Le ore settimanali sono dalle 15 alle 17 e mezza.
Il secondo prospetto di spesa è di 323,777,64 euro. Somme destinate alle seguenti figure: 2 biologo (40 euro l’ora per 18 a settimana) , 4 farmacista (30 euro l’ora per 18 a settimana) , 2 infermiere I (76,62 euro l’ora per 18 ore settimanali), 4 infermiere II (25 euro l’ora per 18 settimanali), 1 infermiere III (20,83 euro l’ora per 18 settimanali) , 2 infermiere IV, (20,83 euro l’ora per 9 settimanali), 23 infermiere TAT (120 euro l’ora per 18 settimanali indicate a costo 0 perchè sono a chiamata) , 161 medici (40 euro l’ora per 18 settimanali), 108 medici TAT (200 euro l’ora per 18 ore che è indicate a costo 0 perchè sono a chiamata), 6 operatore informativo Covid-19 (13,89 euro l’ora per 15 settimanali), 1 OSS Covid-19 (63 euro l’ora per 18 ore settimali), 70 Psicologo/Psicoterapeuta in presenza (40 euro l’ora per 12 settimanali) , 12 Psicologo/Psicoterapeura da remoto (30 euro per 12 settimanali), 48 biologo TAT (200 euro l’ora per 18 ore che indicate a costo 0 perchè sono a chiamata). Per un totale di 444 libero-professionisti, tra cui quelli destinati ai Tamponi a tappeto (Tat) che non avrebbero un diretto peso – come è annotato – sul bilancio dell’Asp in quanto sono a chiamata.
L’ultimo prospetto di spesa è di 53.760 euro e riguarda 20 medici destinati ad attività assistenziali. Due camici bianchi con un monte orario di 12 ore settimanali, il resto di 36 ore settimanali. Il costo orario è di 40 euro.
Le reazioni dei sindacati
La decisione dell’Asp di Catania di prorogare solo per 15 giorni ha fatto infuriare i sindacati, come il Cimo. Anche l’Ugl Salute ha inviato una nota, chiedendo una cabina di regia “per il monitoraggio delle piante organiche e per le iniziative legate all’assorbimento dei lavoratori precari”per stoppare “le scelte discrezionali operate dalle Aziende sanitarie e da quelle ospedaliere”.
I milioni necessari
Ma intanto cominciamo a fare i conti. Se due settimane di proroga hanno un peso finanziario per l’Asp di 900 mila euro, significa circa 2 milioni di euro di spesa da affrontare al mese. E quindi circa 18 milioni di euro da sostenere fino a dicembre. Che potrebbero diventare un buco difficile da ‘coprire’.