Precari Covid, il nodo "proroga" in Commissione Sanità - Live Sicilia

Precari Covid, il nodo “proroga” in Commissione Sanità

L'assessore al lavoro. Critiche dalle opposizioni.

PALERMO – Il tempo scorre e la data di scadenza dei contratti dei lavoratori che hanno prestato servizio nella sanità in occasione della pandemia si avvicina. Il tema della proroga dei contratti ha tenuto banco questa mattina in Commissione Sanità. L’assessore Giovanna Volo e il dirigente generale ad interim del dipartimento regionale per la pianificazione strategica, Salvatore Requirez, sono al lavoro per studiare una soluzione compatibile con le possibilità finanziarie della Regione e con il decreto Milleproroghe in discussione alla Camera dei deputati. Domani l’assessore incontrerà i dirigenti delle Asp siciliane per fare il punto.

Le voci della maggioranza

La maggioranza vede il bicchiere mezzo pieno. “Come ho anticipato nelle scorse ore, questa mattina la Commissione Salute ha convocato su mia richiesta una seduta dedicata alle prospettive di stabilizzazione dei lavoratori reclutati durante l’emergenza Covid, alla presenza dell’assessore. regionale Giovanna Volo e del dirigente regionale del dipartimento di panificazione strategica”, spiega la deputata di FdI Giusi Savarino. “Nel corso dell’audizione ho avuto modo di ribadire l’urgenza di proseguire con una proroga per tutti i lavoratori e si è convenuto sulla necessità di emanare una direttiva per uniformare gli indirizzi delle Aziende sanitarie, dando priorità alla stabilizzazione prevista dall’ex mille proroghe. Intanto, già domani l’assessore Volo ha convocato tutti i Commissari delle Asp siciliane. Torneremo a parlarne presto”, dice. Il capogruppo di Forza Italia, Stefano Pellegrino, pone l’accento sull’aspetto normativo. “Attendiamo già domani il decreto Milleproroghe, per poter disciplinare l’eventuale regime di stabilizzazione dei precari Covid all’interno della cornice legislativa che ci sarà data dalla legge di conversione adottata dal Parlamento nazionale”, spiega a Live Sicilia.

I timori delle opposizioni

Le opposizioni, da parte loro, giudicano insufficiente lo sforzo profuso. “Ad oggi non esiste alcuna certezza sul futuro dei lavoratori che sono stati impegnati nell’emergenza Covid: né riguardo alla stabilizzazione, né per una eventuale proroga dei contratti che scadranno il 28 febbraio. Il governo regionale brancola nel buio”, dice il deputato del PD, Nello Dipasquale, a margine dell’audizione dell’assessore alla Sanità, Giovanna Volo. “Da parte dell’assessore nessuna risposta ai quesiti posti in Commissione – aggiunge Dipasquale -, è assurdo che questi lavoratori siano tenuti con il fiato sospeso. Ho chiesto all’esponente del governo di attivarsi immediatamente per garantire certezze a una classe di lavoratori che è stata indispensabile nella lotta al Covid”. E aggiunge: “Come Pd, abbiamo chiesto la revoca della nota inviata dall’assessorato ai manager della sanità con la quale veniva chiesto di effettuare un taglio del 20% sui bilanci. Non possono essere i cittadini a pagare il prezzo di scelte sbagliate del governo regionale negli ultimi cinque anni”. Gli fa eco il collega di partito Mario Giambona. “Purtroppo continuiamo a prendere atto della gestione superficiale del comparto sanitario siciliano. A soli sei giorni dalla scadenza prevista per fine mese della proroga dei precari covid apprendiamo oggi in commissione sanità che nessuna soluzione è prevista per questa importante platea di lavoratori per i quali è stata chiesta dal partito democratico un impegno serio sulla immediata proroga immediata”, spiega il deputato del Pd ai microfoni di Live Sicilia. Duro anche il commento del deluchiano Ismaele La Vardera. ”Dopo la scena muta di ieri da parte dell’assessore Volo, oggi in commissione sanità si è parlato dei contratti dei precari covid in scadenza il prossimo 28 febbraio. Contratti che non si sa ancora se verranno rinnovati o meno con l’assessore che anche questa volta non ha dato delle risposte”, attacca. “Dopo ieri – spiega – anche oggi l’assessore Giovanna Volo si è presentata impreparata. I lavoratori covid, che tutti noi abbiamo definito ‘eroi’ durante la pandemia non sanno ancora che fine faranno a partire dal 28 febbraio e questo è inaccettabile. Tutti conosco il contributo che hanno dato nei momenti più difficili di questo paese, ma al Governo Schifani sembra non interessino più”, accusa. 


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