Focolai Covid nelle case di riposo siracusane, due indagati per sei morti - Live Sicilia

Focolai Covid nelle case di riposo siracusane, due indagati per sei morti

Avviso di conclusione delle indagini
CORONAVIRUS
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SIRACUSA – Un avviso di conclusioni indagini è stato notificato agli amministratori di due residenze per anziani, di Augusta e Siracusa. Sono accusati in concorso tra loro, di omicidio colposo plurimo, aggravato da violazioni sulle norme in materia di lavoro e lesioni personali colpose. Secondo la Procura di Siracusa i due avrebbero violato le indicazioni per la prevenzione e il controllo dell’infezione da Covid in strutture residenziali sociosanitarie e socioassistenziali, e “determinavano il contagio di 23 persone tra operatori della struttura e ospiti, provocando il decesso di 6 anziani pazienti” spiega la polizia che ha effettuato le indagini.

L’ipotesi d’accusa

Secondo l’accusa, gli indagati per le “negligenze, imprudenze e imperizie inoltre provocavano una malattia-processo infettivo con durata inferiori a 40 giorni agli operatori della struttura residenziale”. L’indagine è scattata dopo un esposto nel gennaio 2020 dalla moglie di un defunto ospite della residenza per anziani di Augusta. L’uomo era deceduto dopo delle complicazioni respiratorie dovute alla polmonite da Covid-19. Secondo quanto ricostruito dalla polizia “i due amministratori dopo aver impiegato il 2 dicembre 2020 un’operatrice socio-sanitaria presso la struttura di Siracusa, dove la stessa era venuta a contatto con un’ospite risultata positiva al Covid, disponevano che la stessa dal 4 dicembre, e per i giorni successivi, prestasse l’attività lavorativa presso l’altra struttura per anziani nel comune Megarese, non ponendo in essere alcun protocollo sanitario per evitare il contagio all’interno, arrivando a omettere le dovute comunicazioni all’Usca per l’avvenuto contatto stretto con positivi al Covid-19”. I due amministratori non avrebbero adottato “speciali misure di tutela, quale l’utilizzo di dispositivi specifici per l’emergenza in corso, determinando così il contagio di 23 persone tra ospiti e operatori. Nel giro di due mesi, a causa di tali negligenze, decedevano sei ospiti della struttura per anziani per complicanze respiratorie dovute a infezione da Covid-19”.


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