I gioielli di "Donna Sicilia" | Itinerario fra le dimore storiche - Live Sicilia

I gioielli di “Donna Sicilia” | Itinerario fra le dimore storiche

Un itinerario di ecomobilità fra 19 dimore storiche targato Sicily by Car. LE FOTO

PALERMO – Tommaso Dragotto, presidente di Sicily by Car, lancia “Donna Sicilia”, la prima iniziativa di eco-mobilità diffusa in tutta la Sicilia che collegherà diciassette dimore storiche presenti nell’Isola. “Il primo eco tour d’Europa a percorrenza regionale e impatto zero – così lo presentano nell’azienda di noleggio di automobili – con una guida alla scoperta dell’ospitalità siciliana gattopardesca”.

“Donna Sicilia” è un progetto di eco mobilità che collega le dimore storiche che hanno aderito per prime all’iniziativa Sicily by Car. I palazzi antichi siciliani inseriti in una guida e potranno essere raggiunti dalle auto elettriche dell’azienda guidata da Tommaso Dragotto. L’impresa ha istallato ventidue colonnine per consentire la ricarica alle auto elettriche noleggiate: “Un investimento che per le sole colonne di ricarica – dice Dragotto – è pari a circa 220mila euro. Ma – prosegue – essere i primi a realizzare un progetto simile a tutela ambientale della Sicilia mi rende particolarmente orgoglioso: un atto a favore della mia Isola che compensa il grande impegno di risorse profuse”.

A Palermo hanno aderito Palazzo Alliata di Pietratagliata, Palazzo Conte Federico e “Villa Lampedusa Hotel & Residence”. In provincia ci sono: “Abbazia Santa Anastasia” a Castelbuono , “Casena Mongerrati” a Collesano e “Castello San Marco” a Santa Flavia. Poi appartengono all’itinerario “Baglio Oneto dei Principi di S. Lorenzo” a Marsala (Tp), “Hotel Villa Athena” ad Agrigento, “Villa Trigona” a Piazza Armerina (Enna), Villa Spaccaforno a Modica (Ragusa), Wine Relais Feudi del Pisciotto a Niscemi (Caltanissetta), Commenda di San Calogero ad Augusta e Donna Coraly e Casale Fradama a Siracusa. Le dimore storiche del catanese invece sono “Castello di San Marco Charming Hotel & Spa” a Calatabiano, “Boutique Resort DonnaCarmela” e “Zash Country Boutique Hotel”a Riposto, “Casa La Carrubazza” di San Gregorio di Catania, il “Castello Camemi Hotel Resort”a Vizzini, il “Monaci delle Terre Nere” di Zafferana Etnea.

GUARDA LE FOTO DELLE DIMORE STORICHE INTERESSATE

Alla presentazione che si è svolta allo Steri sono intervenuti il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, l’assessore regionale al Turismo Sandro Pappalardo, il rettore dell’Università di Palermo Fabrizio Micari e Roberto La Rocca, capo della segreteria tecnica dell’assessore ai Beni Culturali Sebastiano Tusa.

Nello Musumeci apre i lavori e condivide una riflessione sul turismo. “I cittadini – spiega il governatore  – devono convincersi che il turismo non è un tema da tavola rotonda e non è solo per gli addetti ai lavori. Il turismo lo si fa anche quando non si è impegnati nel settore turistico. Siamo davvero convinti – si interroga – che in Sicilia ci sia una sufficiente consapevolezza per condividere il progetto che trasformi la nostra Sicilia, da terra a vocazione turistica a una terra di turismo? Io – risponde – credo di no. E non è solo una consapevolezza che manca ai cittadini mi riferisco agli stessi operatori non hanno capito che il turista non è il pollo da spennare. Non hanno capito – prosegue – che il turista non è chi viene una volta e non torna più ma è il veicolo di promozione di un territorio il migliore propinato di un territorio perché tornato a casa racconta la propria esperienza a famigliari e amici ai colleghi di lavoro. La testimonianza di chi ha vissuto un territorio è molto più credibile del messaggio affidato ai network. – conclude  -. C’è molto da fare per convincere i siciliani che il turismo non è un miracolo da inseguire”.

Poi, commenta l’iniziativa di Sicily by Car. “Nel segmento delle dimore storiche c’è molto da lavorare. È un territorio poco esplorato e per questo l’intervento di Tommaso Dragotto è tanto apprezzabile. Ma c’è molto da fare per convincere i proprietari a resistere. Si tratta di un patrimonio immobiliare particolare su cui esiste un regime vincolistico severo, occorrono interventi di manutenzione molto delicati e quindi più costosi e infine c’è un grosso peso fiscale. Esistono casi nelle provincie siciliane casi di immobili abbandonati o lasciati al degrado perché i proprietari non ce la fanno più. Eppure quello del turismo con pernottamento nelle dimore storiche è un turismo di lusso che crea grandi ricadute sull’economia. Per questo vogliamo chiedere al governo centrale di intervenire con delle iniziative di incentivo fiscale. Dobbiamo sostenere i privati nella impresa proporzionale di questo settore”.

Tocca a Roberto La Rocca ricordare che il governo ha emanato un bando per la compartecipazione della Regione al restauro o alla riqualificazione delle dimore storiche a patto che queste siano rese fruibili.

L’assessore regionale al Turismo Sandro Pappalardo sottolinea come l’iniziativa “Donna Sicilia” vada nel senso della produzione di una offerta turistica sempre più destagionalizzata. Pappalardo, di ritorno dalla fiera del turismo cinese di Chengdu, annuncia l’apprezzamento ricevuto in Cina per il progetto “Donna Sicilia”. Lì l’assessore ha anticipato il progetto ai tour operator cinesi. “Questo – ammette Pappalardo – è un turismo di nicchia. Ma vi posso dire – prosegue – che gli operatori turistici cinesi hanno dimostrato interesse per questa iniziativa perché loro hanno una grossa fetta di mercato che cerca location d’élite e che non ha addirittura difficoltà a spendere a 800-900 euro in una notte. Purtroppo non conoscevano il grande patrimonio di dimore storiche siciliane. Ne sono rimasti entusiasti. E – annuncia Pappalardo – alcuni tour operator e una parte governativa ha chiesto di venire a visitare alcune nostre dimore storiche a maggio 2019 con una missione ad hoc per sviluppare questo tipo di turismo”.

Il rettore del’Università di Palermo Fabrizio Micari, che fa da padrone di casa della sede che ha ospitato la conferenza stampa, si dice molto soddisfatto dell’iniziativa. “Sostengo con gran convinzione – afferma Micari – questo progetto perché da ingegnere meccanico quale sono ho la ferma convinzione che la mobilità del futuro sia elettrica. L’Università di Palermo – continua – in tal senso sta studiando per l’offerta formativa 2019-2020 un corso di laurea magistrale in I-Mobility”.


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