Presentata Italia-Portorico | Esordio casalingo per gli azzurri - Live Sicilia

Presentata Italia-Portorico | Esordio casalingo per gli azzurri

Conferenza a Palazzo delle Aquile per la sfida che metterà di fronte le due Nazionali il prossimo 31 gennaio alla Fiera del Mediterraneo. Il sindaco annuncia: "Dopo le World Series, la Fiera ospiterà il Carnevale". Cammarelle: "Io non ci sarò, ma voglio andare a Rio".

PALERMO – Si è tenuta presso il Palazzo delle Aquile la conferenza stampa di presentazione dell’appuntamento con la terza giornata delle World Series of Boxing, che metterà di fronte l’Italia Thunder e i Puerto Rico Hurricanes. Alla conferenza stampa hanno preso parte il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore comunale con delega allo Sport Cesare Lapiana, il presidente della V Commissione Fausto Torta, il presidente degli Italia Thunder Paolo Cassarà e il noto pugile Roberto Cammarelle. L’attenzione principale dei presenti era attirata soprattutto dalla location dell’evento, ovvero il Padiglione 20 della Fiera del Mediterraneo. E con l’occasione, il primo cittadino ha sottolineato l’importanza rivestita dalla riapertura dello spazio fiera per un evento di dimensioni mondiali, come questa riunione di boxe, che rappresenta anche l’esordio casalingo della compagine italiana dopo le trasferta in Azerbaigian e negli Stati Uniti: “Proveremo a fornire le condizioni necessarie affinchè un evento del genere si possa ripetere in futuro. L’amministrazione comunale è pronta ad accogliere eventi di questa portata in realtà importanti, com’è la Fiera del Mediterraneo”.

Il sindaco ha poi sottolineato di voler aprire gli ambienti della Fiera del Mediterraneo per lo svolgimento della prima edizione del Carnevale di Palermo.

L’assessore Cesare Lapiana ha voluto sottolineare l’importanza dell’evento, manifestando grande orgoglio nel mostrare, alle decine di Paesi che trasmetteranno i match tra italiani e portoricani, Palermo come sede di un avvenimento di caratura internazionale: “Si tratta di una manifestazione di livello mondiale, non certo come altri avvenimenti ospitati nel recente passato dalla nostra città. Non voglio entrare in discorsi di natura tecnica, ma sottolineo anche che questa manifestazione è divenuta quest’anno ancor più importante perchè i pugili che si metteranno maggiormente in mostra otterranno la qualificazione per le Olimpiadi di Rio: Cammarelle, che è qui presente, sa cosa vuol dire vivere le emozioni di una rassegna olimpica. Vogliamo dimostrare che lo sport a Palermo non vuol dire solo calcio, ma ci sono altre realtà che vogliono e devono emergere. Quanto all’impiantistica, proviamo per una volta ad andare oltre queste polemiche, quando riusciamo troviamo gli spazi giusti per portare lo sport mondiale in questa città”.

La parola è poi passata a Paolo Cassarà, presidente della formazione Italia Thunder che è entrato più nel dettaglio delle World Series of Boxing: “Per noi è la quinta stagione di un evento ormai consolidato. Quest’anno, come già detto, le World Series faranno anche da torneo di qualificazione per Rio, motivo per cui abbiamo deciso di costituire una squadra composta quasi totalmente da atleti italiani, mentre negli anni scorsi ci siamo serviti di diversi pugili stranieri. Ringrazio la Federazione per averci messo a disposizione gli atleti migliori in circolazione per disputare questa nuova edizione delle World Series. Siamo felicissimi di esoridre in casa a Palermo, più in generale in Sicilia, perchè un anno fa disputammo alcuni incontri a Gela e facemmo registrare il tutto esaurito.  Non escludo il ritorno in Sicilia in un futuro prossimo, anche perchè non abbiamo ancora stabilito la sede di alcune sfide. Contiamo sul calore del pubblico, anche se ci sarà la diretta televisiva. Per questa edizione abbiamo due grossi obiettivi, ovvero mandare quanti più atleti a Rio per le Olimpiadi, e sulla base delle loro prestazioni cercare di andare più avanti possibile nella competizione”.

A chiudere la conferenza ci ha pensato Roberto Cammarelle, che come il presidente Cassarà ha voluto ringraziare Palermo: “Quando ho saputo che avremmo boxato qui ho pensato di venire a prescindere, perchè ritengo che Palermo sia una citta stupenda. Sappiamo che qui in Sicilia c’è tanta voglia di vedere la vera box, so che i palermitani si faranno trovare pronti e anche noi vogliamo dare un grande spettacolo. Sono convinto che Puerto Rico sia inferiore a noi sulla carta, ma riusciremo a vincere solo se avremo dalla nostra parte il sostegno del pubblico. Tra l’altro, in gruppo ci sono tre atleti siciliani e so per certo che uno di loro (il peso medio Cavallaro, ndr) sarà tra i convocati per Palermo. Il nostro capitano nonchè punta di diamante è Mangiacapre, ma dietro di lui c’è una grande squadra pronta a stupire e a vincere quanti più match possibili. La Federazione si è spesa molto, a livello economico e di energie, per allestire una squadra competitiva e portare quanti più pugili a Rio. Le World Series saranno dure, ma sono sicuro che supereremo i gironi anche se non siamo tra i principali candidati alla vittoria”.

Dopo la fine della conferenza, Cammarelle ha rilasciato le seguenti dichiarazioni per LiveSicilia Sport: “Non siamo la squadra più forte, bisogna ammettere che le insidie ci sono perchè già dalla prima giornata in Azerbaigian sarà dura. Loro sono forti, poi ci sarà anche il Kazakistan che è una squadra forte. Ogni confronto riserva sorprese, questa è anche la bellezza di questo campionato, in cui ogni vittoria non è poi così scontata. Io sono ottimista. Giocarsi la qualificazione a Rio è uno stimolo ma anche un dovere a dare qualcosa in più, la qualificazione alle Olimpiadi è diventata difficile e bisogna dare più di ciò che si ha. Per loro è necessario fare bene. Mi auguro che ci sia già un erede di Cammarelle, Guido Vianello prenderà parte alle World Series e spero che diventerà il mio erede, ma è dura, non lo dico per spocchia. Non dobbiamo fermarci a Roberto Cammarelle, ma non è detto che io sia finito. Ho ancora speranze di andare a Rio, sicuramente seguirò un percorso diverso, ho ancora qualche mese per decidere. Chi lo dice che non andrò io a Rio?”.


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