ROMA – I militari del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Roma stanno eseguendo perquisizioni nelle sedi della Total-Erg della Capitale, di Milano e di Genova. Motivo dell’iniziativa una presunta frode fiscale di 904 milioni di euro legate a fatture emesse da una società con sede a Bermuda riconducibile alla Total.
Sono cinque, e tra questi Alessandro Garrone, ad di Erg, e Luca Bettonte, firmatario della dichiarazione dei redditi della Erg per il 2010, gli indagati per la presunta maxi frode da 900 milioni di euro. I pm contestano loro il reato di frode fiscale.
L’inchiesta è coordinata dai pm di Roma Paolo Ielo e Mario Palazzi. Al centro della vicenda l’emissione di fatture, per forniture di greggio alla Erg, da parte di una società delle Bermude ritenuta inesistente. L’ipotesi di lavoro dei pm è che il petrolio non venisse acquistato direttamente dal produttore, ma da una società riconducibile alla Erg, che a sua volta lo comprava dal produttore. Il tutto al fine di aumentarne i costi e di ridimensionare il versamento dell’Iva.