"Funerale negato in chiesa| Il parroco: "Piena disponibilità" - Live Sicilia

“Funerale negato in chiesa| Il parroco: “Piena disponibilità”

La chiesa di San Basilio in via Paruta a Palermo

A raccontarlo all'Ansa sono i familiari del defunto. La replica del prete

PALERMO – La sera prima del funerale del proprio figlio Davide, al quale dovevano partecipare anche alcuni disabili in carrozzella, i familiari sono stati costretti a cercare un’altra chiesa perché il prete di San Basilio, don Luciano Fricano, prima si sarebbe rifiutato di spostare di un’ora le esequie per impegni personali e poi di lasciare le chiavi al sagrestano dal momento che un altro parroco si era offerto di sostituirlo nella celebrazione, venendo incontro alla famiglia distrutta dal dolore.

A raccontare all’ANSA la vicenda sono i familiari del ragazzo di 33 anni morto lo scorso 23 gennaio per un malore improvviso e che da 3 anni era costretto a stare sulla sedia a rotelle per un incidente stradale. La scelta della chiesa di San Basilio, in via Paruta a Palermo, era stata fatta perché non avendo barriere architettoniche avrebbe permesso agli amici di Davide, molti in sedia a rotelle e aderenti a un’associazione, di partecipare al funerale dell’amico.

Il parroco, riferiscono i familiari, aveva dato disponibilità a celebrare la messa tra le 9.15 e le 9.30, opponendosi alla richiesta di poterla posticipare di un’ora per consentire ad alcuni amici e parenti, che vivono a Villafranca sicula (Ag), di arrivare in tempo a Palermo.

“A quel punto abbiamo chiesto alla comunità agostiniana se poteva aiutarci e un parroco aveva dato la propria disponibilità a celebrare a San Basilio le esequie – racconta un’amica di famiglia – ma il prete non ha voluto sentir ragioni sull’orario. Ed è stato irremovibile anche quando il sagrestano lo ha chiamato dicendogli che poteva lasciargli le chiavi e si sarebbe occupato poi lui di chiudere la chiesa alla fine del funerale. In piena notte così parenti e amici sono stati costretti a contattare tutte le persone comunicando lo spostamento del funerale in un’altra chiesa”. Le esequie sono state poi celebrate a Baida.

Netta la replica del parroco: “Nel discorso ai membri dell’associazione della stampa estera in Italia, lo scorso 18 Maggio 2019, Papa Francesco affermava che occorre una comunicazione che sappia costruire e non distruggere, che cerchi la verità e non si accontenti della superficie, che non costruisca stereotipi o slogan, che non smerci disinformazione ma il pane buono della verità. In una parte dello stesso discorso afferma: ‘Giornalisti umili non vuol dire mediocri, ma piuttosto consapevoli che attraverso un articolo, un tweet, una diretta televisiva o radiofonica si può fare del bene ma anche, se non si è attenti e scrupolosi, del male al prossimo e a volte ad intere comunità. Penso, per esempio, a come certi titoli ‘gridati’ possono creare una falsa rappresentazione della realtà. Sul caso della presunta negazione da parte della Parrocchia di San Basilio ad un funerale è necessario rendere noto che già da due giorni la parrocchia aveva dato piena disponibilità ad accogliere la salma di altro territorio parrocchiale per le esequie, ma un servizio non limpido da parte dell’agenzia funebre ha creato particolare confusione. Nonostante ciò fino alla sera precedente al rito funebre la parrocchia ha rinnovato la propria disponibilità all’accoglienza ma gli interessati hanno preferito disdire per celebrare in altro luogo. Da parte della Comunità di San Basilio non c’è stata alcuna chiusura, anzi la piena disponibilità che non è stata accolta.”

 

 

 

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