CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Essere giovani vuol dire anche sapersi prendere rischi. Guardate l’Orlandina e guardate Zoltan Perl, uno degli eroi della prima vittoria stagionale all’esordio in campionato da parte della squadra di coach Griccioli: il ventenne ungherese, lanciato subito nella mischia, non solo chiude il suo esordio in Serie A con un tabellino impeccabile (12 punti, 5/8 al tiro e una sicurezza da veterano), ma si ritrova tra le mani il pallone più importante della serata e trova il canestro del definitivo allungo a meno di un minuto dal termine. Una vittoria sofferta per i biancazzurri, capaci di rimontare da un -9 ad inizio partita, ma non di allungare quando ce n’era più di bisogno. Senza Stojanovic, per il quale si attende ancora il via libera della Fiba, Capo d’Orlando riesce comunque a tirare dal cilindro una vittoria importante contro una squadra sulla carta attrezzata per i playoff. Due punti d’oro contro Cantù e adesso la testa va al doppio impegno on the road per le prossime giornate di campionato. Il tutto con al consapevolezza di potersela giocare con chiunque.
Gli ospiti partono meglio, aggredendo il ferro e mettendo in evidenza alcune lacune difensive dell’Orlandina, che riesce comunque a restare in scia. Berggren sigla il primo canestro del match per i canturini, subito riacciuffati da una tripla di Jasaitis (3/6 dall’arco nella prima metà di gara per il lituano). All’esperta ala della Betaland risponde Ross, sempre dalla lunga, nel mini parziale 5-0 che porta gli ospiti a due possessi di vantaggio. Oriakhi e Bowers guidano la riscossa orlandina prima con una difesa perfetta su Ross, poi con i canestri del nuovo sorpasso casalingo, che verrà seguito però da un altro 5-0 a favore della squadra di Corbani. Heslip si sblocca dalla lunga e dà il via ad un altro parziale, stavolta 7-0, che permette agli ospiti di toccare il +9. Perl e Laquintana, con i loro primi punti in massima serie, guidano la rimonta che si ferma sul 20-24 alla prima sirena, per poi arrivare fino alla parità a metà secondo quarto grazie alle triple di Jasaitis. Il baltico ne mette cinque di fila, poi Ilievski dall’angolo sigla il nuovo sorpasso, per un +2 che resiste fino all’intervallo.
Oriakhi continua a dominare sotto canestro anche nella ripresa, ma l’Orlandina non ne approfitta appieno. Il centro americano spinge i suoi sul +6, che non basta però a dare sicurezze contro un ispiratissimo Ross. Cantù rimonta e trova anche il primo vantaggio della ripresa con Abass,la Betaland si risveglia con una tripla di Laquintana e dalla lunetta ricostruisce un parziale importante per riportarsi in vantaggio: Nicevic e Laquintana fanno 2/2, Ilievski risponde con un 3/3 e i possessi di differenza a favore di Capo diventano due, col massimo vantaggio portato a quota sette. A cavallo tra gli ultimi due quarti, Laganà sigla cinque punti che valgono la rimonta fino al -2 per gli ospiti, che fanno così sentire nuovamente il loro fiato sul collo della Betaland. Ilievski e Oriakhi ripristino il doppio possesso di vantaggio, fino all’ingenuità di Jasaitis che concede tre liberi ad Abass. Il numero 5 canturino non fallisce ed è ancora -2, col match che si trascina alle battute conclusive sullo scarto minimo. Zoltan Perl, vent’anni mal dimostrati sul campo, prende un pallone che scotta e lo trasforma nel 69-64 con cui Capo d’Orlando si avvia a gestire l’ultimo minuto di gioco. Jasaitis dalla lunetta fa il resto, chiudendo il match sul 73-65. Prima uscita positiva per l’Orlandina, che parte come meglio non avrebbe potuto.
BETALAND CAPO D’ORLANDO-ACQUA VITASNELLA CANTÙ 73-65 (20-24, 38-36, 57-52)
CAPO D’ORLANDO: Ilievski 7, Perl 12, Jasaitis 17, Oriakhi 13, Bowers 8, Basile, Nicevic 9, Laquintana 7, Metreveli, Munastra ne. Allenatore: Griccioli.
CANTÙ: Berggren 11, Heslip 3, Abass 8, Ross 15, Hall 10, Laganà 7, Hasbrouck 7, Cesana, Nwohuocha ne, Wojciechovski 1, Tessitori 3, Zugno ne. Allenatore: Corbani.