Tanto tuonò che alla fine piovve: salta il tavolo delle primarie. Una convulsa riunione del tavolo tecnico ha riservato ben due colpi di scena: prima l’Idv ha abbandonato il summit annunciando che non parteciperà alle consultazioni previste per il 29 gennaio a Palermo; poi gli altri partiti rimasti, ormai a un passo da un documento unitario, non si sono trovati d’accordo concludendo la riunione con un nulla di fatto. Difficile dire cosa accadrà adesso: in teoria le primarie non sono saltate, il Pd vuole farle lo stesso, ma l’impresa resta ardua. A meno di due mesi dalle consultazioni, non c’è accordo praticamente su nulla: dal termine delle candidature al posizionamento dei gazebo, passando per il regolamento e la carta etica.
“Non ci sono le condizioni politiche”, ha sentenziato il segretario provinciale dei dipietristi Pippo Russo (nella foto) a Livesicilia, che ha aggiunto: “Ci alziamo dal tavolo, domani nel corso di una conferenza stampa spiegheremo cosa è successo”. Cosa è successo, però, è facilmente immaginabile. L’aut aut posto al Pd da Leoluca Orlando – “niente alleanze allargate al Terzo polo o sarà rottura” – non ha sortito effetto e il centrosinistra si è spaccato. Adesso, a meno di clamorose sorprese, l’ex sindaco della Primavera di Palermo scenderà in campo direttamente al primo turno. Ma le tensioni hanno riguardato anche il resto della coalizione, con uno scontro dai toni assai poco pacati fra i democratici da un lato e la sinistra dall’altro, movimenti e associazioni compresi.
Ma i dipietristi rischiano di arrivare alle urne con due candidati. Fabrizio Ferrandelli, infatti, dichiara a Livesicilia di non arretrare di un millimetro: “Da un anno e mezzo parlo di primarie, ma siamo al primo di dicembre, non esiste un regolamento, un programma di posizionamento dei gazebo, un termine per le candidature e si spacca il tavolo. E’ solo un modo di intimidire le candidature libere. Non sono interessato a fare come la Borsellino nel 2008, che ha abdicato: se non si fanno le primarie io sono candidato al primo turno, anche se si presenta Leoluca Orlando”.
La riunione sembrava avviata comunque alla redazione di una nota congiunta fra i partiti e i movimenti rimasti al tavolo. Ma, a un passo dalla fine, è saltato tutto. “Un’Altra Storia – dice il segretario provinciale del Pd, Enzo Di Girolamo, a Livesicilia – a documento praticamente ultimato, ha chiesto l’aggiunzione di altri contenuti che hanno fatto saltare tutto. Speriamo ci sia un ripensamento, che si torni al tavolo del centrosinistra e che ci sia ancora il tempo per organizzare le primarie. Il documento diceva solo che i candidati erano liberi di proporre le alleanze che sarebbero state giudicate dagli elettori, niente di eccezionale. Ma non possiamo accettare imposizioni da nessuno, siamo dispiaciuti ma comunque faremo le primarie con chi ci sta per scegliere il candidato”. Sel, per bocca di Sergio Lima, ha dichiarato: “Speriamo si torni presto tutti attorno al tavolo del confronto e che si facciano le primarie”.