PALERMO– “Non mi unisco al coro di chi esulta e di chi parla di risultato clamoroso di Cuperlo alle convenzioni del Pd in Sicilia. Per quanto mi riguarda esulterò quando a decidere il segretario nazionale del mio partito, così come prevede lo statuto, saranno gli iscritti e gli elettori. Se l’8 dicembre riusciremo a riportare a votare 150 mila siciliani e 30 mila palermitani come alle Primarie scorse, allora sì che potremo tutti festeggiare. Ma mi sa che i cuperliani sono un po’ allergici alle primarie e si accontentano di un primo tempo, di una sfida piccola piccola e tutta interna al Pd”. Lo dice il deputato regionale del Pd, Fabrizio Ferrandelli.
“Resto stupito dalle parole di Fabrizio Ferrandelli sull’esito del voto nei circoli che ha sancito il successo dell’area Cuperlo in Sicilia: il giudizio sui tesserati del Pd non può essere a corrente alternata. Ma soprattutto resto stupito sentendo Ferrandelli definire i cuperliani ‘allergici’ alle primarie: proprio lui dovrebbe sapere che non è così, dal momento che molti di quelli che oggi sostengono Cuperlo lo hanno sostenuto e votato alle primarie per le amministrative a Palermo. Bisognerebbe avere più rispetto per il partito, e un po’ più di memoria”. Lo dice Antonio Rubino, responsabile del Comitato Cuperlo a Palermo. “Infine – conclude Rubino – consiglierei al ‘novello allergologo’ di analizzare meglio i dati, magari partendo dal calo di partecipazione dell’80% nel suo Circolo rispetto a 10 giorni fa”. In mattinata, Lillo Speziale ed Enzo Napoli, coordinatori d’area in Sicilia, avevano letto con entusiasmo i risultati: “In Sicilia – avevano detto – la vittoria di Cuperlo dimostra che tra gli iscritti al Pd l’area è maggioritaria. Un risultato straordinario, nonostante con Renzi si sia schierato tutto l’apparato: Genovese, Papania, Lumia, Faraone, Ferrandelli, Lupo”.
“In Sicilia per l’area Cuperlo parla Lillo Speziale e non credo sia il testimonial più appropriato per convincerci che con Cuperlo ci sono gli innovatori e con Renzi gli apparati – dice Dario Chinnici, vicepresidente della Terza circoscrizione di Palermo e rappresentante dell’area Renzi in commissione regionale – a Trapani e Messina col congresso provinciale sono nate due nuove classi dirigenti serie e innovative. Ad Enna la nuova classe dirigente ha il volto del neosegretario provinciale Mirello Crisafulli. Credo che comunque sia importante guardare all’appuntamento dell’8 dicembre dove vogliamo costruire anche in Sicilia un partito aperto alla società civile, sperando che i siciliani non abbiano paura del linguaggio da apparato che abbiamo ascoltato anche stamane. Quanto a Crocetta, credo sia serio smettere di tirargli la giacca e lasciargli fare serenamente il Presidente della Regione”.