BAGHERIA (PALERMO) – Entra nel vivo la campagna elettorale per l’elezione del prossimo sindaco di Bagheria. Dopo la sfiducia al sindaco Vincenzo Lo Meo, partiti e liste hanno messo in moto la macchina organizzativa in vista del 25 maggio anche se ancora regna la confusione specie a destra.
Alle 20, intanto, si è chiuso il termine ultimo per la presentazione delle candidature alle primarie del centrosinistra, fissate per domenica 13 aprile. Tre alla fine i candidati: Daniele Vella, capogruppo uscente del Pd e già presidente del consiglio comunale, vicino all’assessore regionale Nelli Scilabra e che godrebbe dell’appoggio di buona parte del partito; Emanuele Tornatore, consigliere uscente e già assessore della giunta Sciortino, espressione dell’area Cuperlo, e Antonio Restivo di Sel. I partiti a partecipare alla consultazione saranno Pd, Sel, Megano, Articolo 4 e altre forze civiche: “E’ possibile che se ne aggiungano altre”, dice Orazio Amenta, segretario cittadino democratico.
Ancora da definire le regole per le consultazioni tutte interne al centrosinistra, mentre intanto fioccano le candidature di altri partiti. L’Udc rischia di spaccarsi in due, con una parte più vicina alle liste civiche, mentre hanno già ufficializzato la propria candidatura alla carica di primo cittadino Atanasio Matera, espressione di Aspra e che sarà sostenuto da liste civiche ma comunque vicino al centrosinistra (anche se non partecipa alle primarie), e Gino Di Stefano, consigliere comunale dell’Aquilone che godrebbe del sostegno di un paio di circoli del Nuovo Centrodestra. Forza Italia per il momento aspetta di capire cosa fare, dopo aver proposto (ma senza successo) una sorta di patto trasversale per eleggere un sindaco non espressione dei partiti e gradito a destra come a sinistra. Il Ncd però mira a una candidatura unitaria che coinvolga anche gli azzurri, Fdi e i centristi: “Il Nuovo centrodestra – dice Piero Alongi a Livesicilia – lavora a Bagheria per una massima convergenza da cui nasca una candidature autorevole, non sono adeguate le fughe in avanti autoreferenziali. Ci sono 15 circoli e c’è un’energia politica nuova”. Non è escluso addirittura il ricorso a possibili primarie.
Il Movimento cinque stelle, invece, comunicherà solo domenica pomeriggio il risultato della propria consultazione interna. Da capire cosa farà l’area vicina a Lo Meo. Una corsa ormai partita che conta anche un’altra incognita, ovvero la dichiarazione o meno del dissesto da parte del commissario regionale. Nessun problema di candidabilità per gli uscenti, ma sicuramente un macigno che peserebbe e non poco sulla campagna elettorale.