PALERMO – Si andrà al ballottaggio per scegliere il candidato a premier del centrosinistra. Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani si attesta al 44% dei consensi. Il primo sfidante Matteo Renzi raggiunge il risultato del 36%, mentre Nichi Vendola è fermo al 15%. Laura Puppato raccoglie il 2,6%, Bruno Tabacci l’1,4%. I votanti sono 3.1 milioni in tutta Italia.
Il dato siciliano dovrebbe attestarsi sopra i 200 mila votanti, con un record che batterebbe i 194 mila votanti del 2005, quando vinse Romano Prodi. A Palermo hanno votato in circa 30 mila: i dati parziali dicono di Bersani in testa col 45%, Renzi al 33%, Vendola 18%, Tabacci 1,5%, Puppato 1%. A Caltanissetta il dato racconta un Bersani che raccoglie il 70% degli 8 mila voti espressi. A Enna sono 10 mila gli elettori, con Bersani al 50% e Renzi al 20%. A Siracusa sono andati alle urne del centrosinistra in 7 mila. Manca il decisivo dato di Messina, mentre a Catania i votanti sarebbero circa 25 mila, e Bersani è oltre il 50%.
Le operazioni di spoglio si sono svolte direttamente nei seggi ed i dati sono stati comunicati a Roma, anche se il sito nazionale non risulta ancora aggiornata. Le schede sono state portate poi presso la sede dei vari coordinamenti provinciali, che da oggi si costituiscono come commissioni elettorali, verbalizzando il tutto.
Parla il segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo: “Bersani ha vinto le primarie in Sicilia, ottenendo più del cinquanta per cento. E’ uno straordinario successo di partecipazione democratica degli elettori del centrosinistra”.
Cracolici: “Risultato importante”
“Dalla Sicilia arriva un risultato importante per Bersani, accompagnato da una grande prova di espereinza da parte della nostra macchina organizzatrice. E si conferma che la linea riformista sperimentata proprio nell’isola è stata apprezzata dagli elettori di centrosinistra”. Lo dice Antonello Cracolici (Pd). “La Sicilia – aggiunge – è una delle regioni nelle quali Bersani ha ottenuto l’affermazione più forte . E’un segnale chiaro, ma siamo ancora a metà dell’opera: il ballottaggio sarà determinante. In questi giorni dovremo lavorare per rafforzare l’indicazione di una guida forte e autorevole, per il centrosinistra e il Paese”.
