Primarie Pd: Bonaccini avanti, dietro Schein - Live Sicilia

Primarie Pd: Bonaccini avanti, dietro Schein

Bonaccini: "Chi è stato al governo vada in panchina"

Stefano Bonaccini al 52,54% con 23.867 voti, Elly Schlein al 34,99% con 15.898 voti, Gianni Cuperlo al 7,83% con 3.556 voti e Paola De Micheli al 4,64% con 2.109 voti.

Sono i risultati del voto nei circoli Pd per la scelta del nuovo segretario.

I dati ufficiali sono resi noti dalla commissione nazionale per il congresso del Partito Democratico. Le urne si chiuderanno domani (il 19 febbraio nel Lazio e in Lombardia). I primi due classificati andranno al ballottaggio con le primarie del 26 febbraio, che saranno aperte anche ai non iscritti. Al momento hanno votato 45.430 iscritti.

“Con Veltroni eravamo più di 12 milioni di elettori del Pd. L’ultima elezione ne ha fatto perdere un altro milione e siamo scesi a poco più di 5 milioni. Quindi più che mandare via persone è bene che ognuno di noi si dia da fare per convincerne altri a venire. Se a chi è stato al Governo del Paese tante volte pur cambiando i Governi o in segretaria nazionale pur cambiando i segretari, chiediamo per una volta di andare in panchina non penso che dobbiamo chiedergli scusa”. Lo ha detto Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, candidato alla segretaria del Pd, oggi a Rosolini, nel Siracusano.

“O si torna all’idea della militanza, dove l’importante non è il grado che si ricopre, ma la passione civile e l’etica pubblica per cui si fa politica oppure il Pd non ha futuro – ha aggiunto – Lo dico perché se divento segretario, non succederà mai più che nessuno del gruppo dirigente non si candidi nei collegi uninominali, cosa che non si era mai vista e che è il primo messaggio drammatico che dai ai cittadini. Non si capisce perché per essere eletti nei comuni, in Regione, persino in Europa, si debba correre mettendoci la faccia e sottoponendosi giustamente al giudizio dei cittadini. Se sei leader lo si vede nel rapporto con il consenso dei territori, non perché te lo indica qualcuno. Se non cambia la legge elettorale, che va riconosciuto è pessima e che i parlamentari cercheranno di cambiare, vi garantisco che la prossima volta in provincia di Siracusa o in Sicilia o in tutta Italia, le candidate candidate del Partito Democratico li sceglierete voi con le primarie”. 


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