Primo sì al ddl sull'editoria | Diventerà legge entro l'estate - Live Sicilia

Primo sì al ddl sull’editoria | Diventerà legge entro l’estate

Il deputato di Articolo 4 e primo firmatario del ddl, Lino Leanza

Il testo, approvato in commissione Attività produttive all'Ars, prevede una serie di incentivi per le aziende che si occupano di informazione locale. Il primo firmatario Leanza: "Un settore in crisi, serviva una legge". Sammartino (Articolo 4): "Primo obiettivo, garantire l'occupazione". Marziano (Pd): "Solo in Sicilia mancava una legge del genere"

Primo firmatario Leanza (Articolo 4)
di
3 min di lettura

PALERMO – Una legge per contrastare la crisi che sta investendo il sistema dell’informazione locale. È stato esitato oggi dalla terza commissione, il disegno di legge che vede come primo firmatario Lino Leanza, ma che ha ricevuto anche oggi il sostegno un po’ di tutte le forze politiche. Adesso, il testo passerà dall’esame della commissione bilancio, prima dell’arrivo in Aula. I capigruppo si sono trovati d’accordo per imprimere un’accelerazione all’iter: il ddl, insomma, potrebbe diventare legge entro la fine di luglio.

Cosa prevede il ddl? Intanto, individua i beneficiari degli interventi pensati dai deputati. Si tratta delle “piccole e medie imprese, con sede legale ed operativa sul territorio regionale e che sullo stesso producano almeno il 60 per cento del fatturato, operanti nell’ambito dell’emittenza televisiva, radiofonica, nella stampa cartacea e via web o come agenzie d informazione”. Queste imprese potranno contare su una serie di interventi tra cui “contributi in conto interesse e prestazioni di garanzie per il finanziamento degli investimenti, formazione, aggiornamento e riqualificazione del personale, incentivi fiscali e prestazioni di garanzie per le operazioni finalizzate al consolidamento ed al rafforzamento della capitalizzazione, interventi di comunicazione istituzionale da canalizzare tramite le imprese dell’informazione locale”. E ancora, incentivi all’ammodernamento tecnologico, sostegno alle aziende in crisi, incentivi alla fuoriuscita dal ‘nero’.

Gli interventi verranno erogati in via prioritaria a quelle imprese che garantiranno immediate ricaduti dal punto di vista occupazionale. Sono escluse dai benefici le testate e le emittenti espressione di partiti politici, sindacati, organizzazioni religiose, economiche e di tendenza, nonché quelle i cui prodotti editoriali siano diffusi assieme a prodotti a diffusione nazionale. La legge verrà finanziata, per la maggior parte degli interventi, dai Fondi comunitari (Fesr e Fse).

“L’informazione locale – ha commentato il primo firmatario della legge, Lino Leanza (Articolo 4) è una risorsa che si trova in grande difficoltà. I nostri sono interventi a sostegno del settore, non contributi a pioggia – prosegue Leanza – e un elemento importante è quello del supporto al credito con l’abbattimento degli interessi, così come le agevolazioni di carattere fiscale per le imprese che assumono”. Soddisfazione anche dal capogruppo di Articolo 4, Luca Sammartino: “La norma ha trovato in commissione una grande condivisione, e il nostro gruppo ha voluto fortemente che questa venisse esitata in tempi brevi. Si tratta di uno di quegli interventi che sta molto a cuore alla nostra forza politica, che fa dell’attenzione al lavoro uno dei propri principi-cardine”.

La norma, come detto, oggi ha ricevuto l’ok dalla Commissione Attività produttive, presieduta dal deputato Pd Bruno Marziano: “Il disegno di legge per il sostegno all’editoria – ha commentato Marziano – ha avuto un iter velocissimo: dopo aver ascoltato le parti interessate abbiamo approvato il testo in una sola seduta-fiume. Adesso ci aspettiamo la stessa celerità e lo stesso senso di responsabilità da parte dell’aula, per poter mettere in campo al più presto strumenti a supporto dell’informazione televisiva, radiofonica, online e della carta stampata. Abbiamo rispettato pienamente le indicazioni della conferenza dei capigruppo – aggiunge Marziano – il disegno di legge colma un vuoto: la Sicilia infatti, al contrario di altre regioni, non si è mai dotata di strumenti in grado di sostenere le imprese dell’informazione in occasione del passaggio al digitale terrestre”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI