Condanne per un totale di quasi 45 anni di carcere e 170 mila euro di multa sono state emesse dal gup di Sciacca Michele Guarnotta nei confronti di 12 imputati, giudicate con il rito abbreviato, coinvolte lo scorso anno nell’operazione antidroga denominata “Bacchanalia”, che fece luce su un vasto giro di stupefacenti – cocaina, eroina, hashish ed ecstasy – tra la Sicilia e il Piemonte e la Lombardia. La pena più alta (otto anni e sei mesi di reclusione e 26 mila euro di multa) è stata inflitta a Francesco Notaro. Pene più lievi a carico degli altri imputati: cinque anni a Vincenzo Orsini; quattro anni e 20 giorni a Francesco Pecora; quattro anni e quattro mesi ciascuno a Calogero Cammarata e Giovanni Titone; tre anni a testa a Claudio Montalbano e Vito Mirabile; due anni e otto mesi ciascuno ad Antonella Chillà, Maria Luisa Mergola, il nordafricano Kitar Kamel e Francesco Miceli; due anni e quattro mesi a Salvatore Caruso. Secondo le accuse gli imputati avevano messo su un vasto mercato di droga tra Sciacca, Palermo, Trapani, Biella, Varese e Vercelli, mercato che registrò una impennata durante il Carnevale di Sciacca del 2009. Durante i festeggiamenti gli spacciatori si ritrovarono improvvisamente a corto di ecstasy e colorarono banali pillole di anti infiammatorio acquistate in farmacia pur di soddisfare la grossa richiesta di quei giorni. Tra gli altri indagati già giudicati in precedenza c’é Calogero Puleo, che aveva patteggiato una pena a tre anni e sei mesi di reclusione. L’uomo è stato arrestato ieri dai carabinieri di Sciacca per scontare la sua pena.
Processo “Bacchanalia”, 45 anni di carcere per 12 imputati
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