MILANO – Il procuratore aggiunto di Milano De Pasquale e il Pm Spadaro sono indagati dalla Procura di Brescia con l’ipotesi di rifiuto d’atti d’ufficio in relazione al processo Eni/Shell-Nigeria di cui il Tribunale ha depositato le motivazioni dell’assoluzione di tutti gli imputati. L’inchiesta bresciana riguarda un video tra Armanna e l’avvocato Piero Amara e i documenti, a loro trasmessi dal pm Paolo Storari, relativi a un un versamento di 50 mila dollari da un conto dello stesso Armanna a un teste, Isaak Eke. I due magistrati avrebbero omesso di mettere a disposizione delle difese e del Tribunale un video che provava la corruzione di un teste.
I due magistrati avrebbero omesso di mettere a disposizione delle difese e del Tribunale un video che provava la corruzione di un teste
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