Processo Exit Poll, l'ex sindaco di Vittoria: "Grave errore giudiziario"

Processo Exit Poll, l’ex sindaco di Vittoria: “Grave errore giudiziario”

Lo sfogo di Nicosia dopo il deposito delle motivazioni della sentenza

RAGUSA – Depositate presso il Tribunale di Ragusa lo scorso 27 settembre le motivazioni della sentenza che hanno portato all’assoluzione con formula piena di tutti gli imputati nel processo Exit Poll. I giudici del tribunale ibleo lo scorso 30 giugno avevano assolto, con la formula “perché il fatto non sussite”, l’ex sindaco del comune di Vittoria, Giuseppe Nicosia, il fratello Fabio ed altri sei imputati coinvolti nel processo che aveva ipotizzato connivenze tra mafia e politica durante le amministrative del 2016.

Nicosia si sfoga sui social

“Ho atteso in rigoroso silenzio e rispetto che la magistratura giudicante, una magistratura serena, preparata, competente, scevra da pregiudizi e condizionamenti esterni, si esprimesse e spazzasse via con la forza del diritto l’infame accusa avanzata, invece, da quella parte di magistratura inquirente che si è affidata a falsi mezzi pentiti, non adeguatamente riscontrati, e a congetture prive del seppur minimo elemento indiziario. Ora che sono state depositate anche le motivazioni della più piena assoluzione posso ribadire che l’avvio del processo è stato originato da un gravissimo errore giudiziario”, scrive nel suo profilo facebook l’ex sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia.

“Enorme spreco di risorse pubbliche”

L’ex amministratore rileva anche come nella sentenza ci sia una sorta di elogio dell’attività legalitaria e antimafia dell’imputato. “Dopo 6 anni di processo, della pomposa operazione della Dda di Catania con enfasi denominata Exit Poll – conclude Nicosia – , della conferenza stampa quasi diffamatoria del settembre 2021, delle immagini di elicotteri utili al ‘narcisismo’ graduato e togato al fine di assicurarsi idonea scenografia per la conferenza stampa, non resta null’altro che l’enorme spreco di risorse pubbliche”.


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