Bravi .bravi..bravi...questa gente sente solo denaro levateglieli...
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con la speranza che i nostri politici prendano provvedimenti visto che i soldi sono arrivati ... per poter risolvere il problema siccita'.
Tanti centrini non fanno un centro, tanto meno grande. Ma danno la possibilità di un futuro in politica solo a chi guida i singoli club e a pochi altri. Quindi tutti a sgomitare pure a Natale.
Dispiace la sua dipartita. Amava il suo lavoro cosi tanto che dopo la pensione a 67 anni a dicembre 2022 l'attuale Sindaco gli ha conferito un INCARICO DI CONSULENsa A TITOLO GRATUITO IN MATERIA DI TUTELA , VALORIZZAZIONE E FRUIZIONE DEL PATRIMONIO STORICO - DOCUMENTARIO E BIBLIOTECARIO CITTADINO. Nessuno pensionato l'avrebbe fatto per di più senza rimborso spese
E' il nuovo, da 30 anni sulla cresta dell'onda
di sicuro gli studenti e la professoressa non vorranno incontrarlo.
Peraltro in tutta Palermo c’è fortissimo malcontento per la visita di Salvini a Palermo in un giorno sacro per i palermitani come il 23 maggio e a pochi giorni dalle europee dove è candidato.
I palermitani sono indignati per la visita di Salvini in campagna elettorale in un giorno sacro per i palermitani come il 23 maggio
Prevale lo spettacolo, il messaggio social, la mossa … il problema di fondo non viene affrontato: il ministro fa credere all’equivoco (che la sua bontà farebbe superare), mentre il dubbio di un Paese più cinico, del valore assoluto dei diritti umani, della restrizione di libertà, di odio e intolleranza crescenti, tutto questo si riduce ad una battuta e spallucce.
Eh no! Prima si revochi il provvedimento disciplinare!
E io che credevo che fosse ancora un dovere dei professori correggere gli errori degli studenti. Allora, coraggio ragazzi, scrivete nei temi tutte le sciocchezze che volete.
Altra cosa, esagerata, è la punizione in danno della professoressa. E altra ancora è ritenerla veramente estranea alla vicenda.
Comunque, liberi tutti: le sciocchezze (se sono “politicamente corrette”) sono manifestazione di libertà.
Preciso per i non udenti: il giudizio di merito sul decreto sicurezza di ragazzi così giovani non ha alcun valore. E’ già arduo quello di un adulto mediamente informato; infatti la materia è molto complessa, articolata. Salvo ad essere partigiani contro qualcuno. Allora non è più un giudizio di merito e quindi ancora meno si possono arrischiare parallelismi. Ecco, insegnare ai più giovani la prudenza sarebbe, per loro, un grande vantaggio.
La storia non si ripete sempre uguale ma sono le dinamiche che si ripetono come spinte da un moto circolare.
E l’aria che tira oggi è la stessa che tirava ai tempi del fascismo. Ed infatti oggi tanti fascisti alzano la voce ed operano in conformità alle loro idee criminali.
Poi dire che Salvini è Salvini ed è diverso da Mussolini è un’ovvietà. Ma sinceramente ritenerre ragionevole la sua voce mi sembra frutto di un enorme abbaglio o di tanta voglia di originalità.
La mossa del ministro Salvini è certamente positiva ma non fa cala minimamente il sipario sulla vicenda. Infatti non affronta il problema di fondo del provvedimento disciplinare.
Come è possibile che l’ufficio scolastico decide di sospendere per 15 giorni una docente per un caso del genere?
Chi sono questi signori che su pressione e “sollecitazione” di un sottosegretario alla “cultura” ( che si vanta di non leggere un libro da tre anni) hanno preso un provvedimento così grave ?
Perchè il ministro Salvini non interviene per sollecitare il ritiro del provvedimento disciplinare ?
Perché il ministro Salvini non indaga sul comportamento della sottosegretaria alla cultura e dei signori dell’ufficio scolastico regionale?
Tale intervento del ministro Salvini cerca di mettere una pezza ma purtroppo per lui rischia di avere un effetto contrario da quello sperato.
Sono perfettamente d’accordo con lei e la ringrazio per avere reso esplicito quello che io considero quasi scontato. Buona giornata. Roberto Puglisi
La riconquista dell’oblio? Far calare il sipario? Ma come sono brutte queste espressioni che vogliono azzerare un fattaccio che meriterebbe invece l’attenzione della politica, quella vera e non quella dei “cazzari”. A Palermo non è il primo episodio di intolleranza: pochi giorni fa un politico di professione ha chiesto il licenziamento di un preside palermitano per fatti che come al solito nemmeno conosceva. Il dirigente scolastico aveva rifiutato la presenza a scuola di un personaggio di destra che avrebbe voluto fare propaganda politica. Questi fatti e altri di bassa lega stanno facendo del male alla democrazia che necessita di menti libere di pensare e di criticare. I ministri e il provveditore agli studi di Palermo chiedano umilmente scusa ad una professionista seria ed apprezzata da colleghi e discenti. Ma so già che non lo faranno.
Perché nessuno propone le dimissioni della sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni?
Li vorrei vedere in faccia gli sciocchi servi che hanno sanzionato la prof. Li vorrei vedere in faccia perché vorrei sapere da loro se hanno mai provato a fare qualcosa di buono, a tenere dritta la schiena, come fanno molti professori di buona volontà per 1500 euro al mese, dentro un sistema scolastico acefalo che grazie al lavoro di donne e uomini come la Dell’Aria non implode. Li vorrei vedere in faccia: loro servi dei loro superiori ed i loro superiori servi del potente di turno. Chiediamo scusa, dunque, alla prof per la pochezza della nostra classe dirigente, chiediamole scusa perché noi cittadini ne siamo anzitutto e per lo più responsabili.
C’è un problema di libertà, che non si può fare finta di non vedere. Tutto si può discutere, proprio perché c’è la libertà. Ma l’intimidazione della sospensione è inaccettabile.
Non condivido. La presa di posizione di Salvini — dai toni insolitamente pacati, con ogni evidenza dettati dall’esigenza di evitare l’effetto boomerang — non può chiudere questa storia ignominiosa perché non tocca al Ministro degli Interni calare il sipario. Qui il problema è del Ministero dell’Istruzione che non prende provvedimenti nei confronti di un provveditore che, anziché rispondere alla legge, dice di rispondere alla sua coscienza: che lo porta, come tanti non meno zelanti funzionari pubblici, tipo i questori che mandano i pompieri a rimuovere gli striscioni dai balconi, a gratificare il potente di turno, di qualunque colore politico sia. In ballo qui ci sono la libertà di manifestazione del pensiero e la libertà di insegnamento: espressioni nobili di quella dignità umana che Salvini, pur se oggi usa toni pacati, mostra quotidianamente di ignorare. Che resti alla scrivania, dunque; e che trascorra il 23 maggio a leggere, temo per la prima volta, la Costituzione.
Grande capacità serpiginosa di sviare l’attenzione rispetto la problematica. Peccato che il suo pupillo candidato si è scagliato contro la Prof. dimostrando nei fatti la pochezza e l’incapacità del personaggio!