MESSINA- Il blocco è scattato alle sette in punto e dopo meno di un’ora è stato “assaltato” un Tir con un carico di merce proveniente dalla Tunisia. I Forconi tornano a farsi sentire in maniera prepotente e lo hanno fatto questa mattina con un blocco agli imbarcaderi delle navi Caronte di Messina. I Tir con i carichi di prodotti agricoli provenienti dall’estero sono stati scaraventati nel piazzale. Tonnellate di pomodori e peperoni hanno colorato di rosso l’asfalto caldissimo. “Questi ciliegini li vendono sul nostro mercato a 20 centesimi – sbotta Mariano Ferro – mentre da noi un solo euro non basta per produrli. Dobbiamo mettere fine a questa concorrenza sleale proveniente da mercati senza regole”.
La protesta era stata annunciata da quale settimana da Mariano Ferro, leader del movimento dei Forconi, e oggi c’erano anche sindaci giunti da più parti della Sicilia per dimostrare la propria vicinanza. Non solo la difesa dell’economia agricola siciliana contro gli “attacchi” provenienti dall’estero, protesta c’è anche la richiesta di bloccare le aste giudiziarie e gli espropri, non solo ai danni dei piccoli e medi imprenditori ormai ridotti all’osso per via della crisi, ma anche nei confronti dei cittadini: “Noi vogliamo solo l’attuazione dei trattati commerciali – ha dichiarato il leader dei Forconi Mariano Ferro – i nostri produttori sono stritolati dalla concorrenza dei prodotti agricoli provenienti soprattutto dal Nord Africa, se la situazione non cambia la Sicilia resterà un ricordo occorre bloccare le frontiere il caso di concorrenza sleale dei prodotti importanti. Le aste giudiziarie? Una logica conseguenza della crescente povertà di cui banche e politica sono al corrente”.
I numeri portati in strada dai Forconi sono sempre importanti: circa duecento i militanti che all’ingresso dell’imbarco del molo di Tremestieri, stanno informando i passanti. Il numero, però, è destinato a crescere notevolmente visto che sono in arrivo pullman da ogni parte della Sicilia con la presenza di qualche autorità, tra cui il sindaco di Niscemi.