Crocetta aderirà | al gruppo del Pd all'Ars - Live Sicilia

Crocetta aderirà | al gruppo del Pd all’Ars

Il governatore, Rosario Crocetta

Il segretario regionale del Pd Lupo e il capogruppo Gucciardi hanno incontrato il presidente della Regione che ha definito "positivo" il colloquio. "Non c'è più bisogno di venire in Aula giovedì".

 

La crisi di governo
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PALERMO – L’incontro è terminato da pochi minuti. E al momento, il resoconto è affidato a un breve comunicato del governatore che annuncia: “Aderirò al gruppo parlamentare del Pd”. nessun accenno, invece, alle richieste di rimpasto avanzate dai dirigenti regionali del partito. è alla situazione attuale del governo, con due assessori già dimissionari.

“In data odierna – si legge in un comunicato di Palazzo d’Orleans – si sono incontrati il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, il segretario del Partito Democratico, Giuseppe Lupo e il capogruppo del Pd all’Ars, Baldo Gucciardi. Nel corso dell’incontro il presidente ha comunicato la scelta di aderire al gruppo parlamentare del Pd. Sono stati anche affrontati – prosegue la nota – i tempi programmatici legati alla necessità di un’accelerazione dei processi di riforma da avviare in Sicilia e le azioni di risanamento del bilancio,delle politiche di solidarietà sociale, di rilancio dell’economia e del lavoro. La discussione continuerà nei prossimi giorni e, su questi temi, avranno luogo una serie di incontri con il partito e con l’intero gruppo del Pd. Il presidente Crocetta, valuta positivamente l’incontro tanto da ritenere superata, in questo momento, la calendarizzazione parlamentare delle comunicazioni già previste per giovedì all’Ars. In tal senso ha inoltrato una richiesta al presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone. Nei prossimi giorni – si chiude il comunicato – il presidente incontrerà tutti i gruppi parlamentari”.

L’incontro di stamattina

“Il Pd non ha cambiato idea”. Con questo spirito il segretario regionale dei democratici Giuseppe Lupo e il capogruppo all’Ars Baldo Gucciardi hanno raggiunto stamattina a Palazzo d’Orleans il presidente della Regione Rosario Crocetta. Si tratta del nuovo tentativo di riconciliazione tra i vertici del partito e il governatore, dopo la rottura celebrata nella direzione di un paio di settimane fa. Quando il Pd ha deciso la fuoriuscita dal governo e anche dalla maggioranza. Concetto ribadito anche ieri da Lupo, in occasione dell’ultima direzione, convocata per discutere le regole del prossimo congresso.

“Abbiamo fatto delle richieste chiare al presidente Crocetta – ha detto il segretario – e siamo disponibili al dialogo. Attendiamo da tre settimane che il governatore ci spieghi se vuole governare col Pd o senza il Pd. Di certo, al momento il Partito democratico è fuori dalla maggioranza. E gli assessori presenti in giunta non lo rappresentano”.

Insomma, è cambiato poco, rispetto a quindici giorni fa. “Non mi pare – ha confermato Antonello Cracolici – che ci siano stati fatti nuovi, da allora”. E i fatti nuovi potrebbero saltar fuori oggi. Anche perché alcuni appuntamenti futuri potrebbero far definitivamente precipitare la situazione. Domani, infatti, è prevista la riunione della commissione di garanzia che dovrà discutere il “caso Megafono”, riemerso anche ieri in direzione. Lo stesso Lupo ha chiesto di poter parlare davanti ai garanti. Sul tavolo, c’è la possibile espulsione dal partito degli iscritti del Pd che continuano a militare col movimento del governatore. Crocetta per primo.

Un primo passo di avvicinamento potrebbe concretizzarsi nell’iscrizione del presidente della Regione al gruppo del Pd all’Ars. È questo uno dei paletti fissati dalla commissione nazionale di garanzia. Un passo già da tempo annunciato da Crocetta, ma finora non formalizzato. “Non mi risulta – ha confermato ieri Lupo – che Crocetta faccia parte del gruppo del Pd. Ovviamente attendiamo che lo faccia”. “Si tratterebbe – ha puntualizzato Gucciardi – di un gesto politico di grande importanza”. E oggi si parlerà anche di questo. In una riunione da “mezzogiorno di fuoco” che potrebbe sgombrare le nubi dal cielo dei rapporti tra il Pd e il “suo” presidente. O potrebbe, invece, scatenare un nuovo temporale.


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