PALERMO – “Ho passato cinque anni a denunciare la cattiva gestione della Provincia – dice il capogruppo del Pd a Sala Martorana, Gaetano Lapunzina – e sono fermamente convinto della necessità di una profonda riforma degli Enti locali, in assenza della quale, come ho già dichiarato, non mi sarei ricandidato ad un turno elettorale a legislazione invariata, nel cui svolgimento, nonostante i proclami e la assai sospetta fissazione di date, non ho mai creduto. Al contempo, rimango però meravigliato di come, anche all’interno del mio partito, si assumano decisioni sul futuro degli Enti intermedi, senza neanche avvertire l’esigenza di ascoltare l’opinione di chi, in quegli Enti, ha esercitato un mandato elettorale, rappresentando le posizioni del Partito, come io ho cercato di fare, da capogruppo al Consiglio Provinciale di Palermo. Sono perfettamente d’accordo con la necessità di ricondurre la politica allo spirito di servizio, cui dovrebbe sempre ispirarsi. Proprio in ragione di ciò, rimango esterrefatto dalle tante dichiarazioni che si susseguono da parte di quanti, per evitare che possa scorgersi la propria gobba, cercano disordinatamente e goffamente di indicare quella altrui. Perché, se è vero che la Provincia, così com’è, non funziona, credo che l’accusa possano legittimamente muoverla soltanto i cittadini, mentre, chi fa politica, dovrebbe al contempo guardare al funzionamento degli organismi in cui opera”.
Il capogruppo del Pd, Gaetano Lapunzina, va all'attacco: "Esterrefatto dalle tante dichiarazioni da parte di quanti, per evitare che possa scorgersi la propria gobba, cercano disordinatamente e goffamente di indicare quella altrui".
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