La Procura di Catania ha aperto un’indagine sulla procedura amministrativa che ha portato all’affidamento senza gara dell’appalto per l’informatizzazione del Presidio territoriale di assistenza (Pta) di Giarre assegnato alla Solsamb srl, la società guidata dal marito della senatrice Pd Anna Finocchiaro. La Guardia di Finanza ha già sequestrato negli uffici dell’assessorato alla Sanità gli atti relativi all’ispezione disposta nei giorni scorsi dall’assessore Massimo Russo per accertare eventuali profili di illegittimità della vicenda. Russo, sulla base della relazione degli ispettori, sarebbe intenzionato a chiedere al manager dell’Asp 3 di annullare la convenzione stipulata il 30 luglio scorso. La notizia, pubblicata oggi da alcuni quotidiani nazionali, fa riferimento all’appalto da 350 mila euro assegnato dall’Azienda sanitaria 3 di Catania alla Solsamb srl, società di cui fa parte – in qualità di amministratore – il ginecologo Melchiorre Fidelbo, marito della capogruppo del Pd al Senato. Ieri l’amministratore dell Solsamb srl aveva sollecitato una audizione alla Commissione Sanità dell’Ars ”per avere l’opportunità di descrivere e far comprendere il rilievo scientifico e l’opportunita’ che il progetto sperimentale rappresenta per la Sanità Siciliana, respingendo con forza la strumentalizzazione politica che alcuni organi di stampa stanno perpetrando sulla vicenda del Pta di Giarre”.
Non ci sono indagati, al momento, nell’inchiesta che la Procura della Repubblica di Catania ha aperto sull’incarico da 350 milioni di euro per l’informatizzazzione del Pta (Presidio tettitoriale di assistenza) di Giarre, assegnato dall’Asp 3 alla società Solsamb, amministrata da Melchiorre Fidelbo, marito della presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro. Lo ha detto questa mattina il procuratore Vincenzo D’Agata, il quale ha sottolineato che l’apertura dell’inchiesta è “un atto dovuto”, spiegando che il fascicolo ”è soltanto conoscitivo” e che allo stato ”non ci sono ne’ indagati né ipotesi di reato. Le indagini affidate alle guardia di finanza – ha sottolineato il procuratore D’Agata – sono state avviate su indiscrezioni di stampa. Il nostro obiettivo è soltanto quello di fare chiarezza sui fatti, e in questa ottica rientra la presa in visione di alcuni atti”. Dagli accertamenti dei funzionari regionali sarebbero emerse irregolarità, in particolare relative alla procedura seguita, quella della convenzione invece di una gara a evidenza pubblica. La relazione è stata acquisita dalla Guardia di finanza, su delega delle Procura di Catania. Lo stesso Russo ha anticipato che intende chiedere al manager dell’Asp 3, Giuseppe Calaciura, di annullare la convenzione stipulata il 30 luglio scorso con la Solsamb. In dichiazioni riportate oggi dalla stampa, Fidelbo ha affermato che in tal caso potrebbe presentare un ricorso al Tar, poiché a suo avviso l’incarico sarebbe un’opera dell’ingegno e come tale sottratta alle regole che impongono gare per le forniture di servizi.