CATANIA – Tra qualche giorno potrebbe arrivare la svolta risolutiva. Anche se temporanea. E’ prevista infatti per domani mattina la firma sul nuovo contratto trimestrale tra la Pubbliservizi e la Città Metropolitana. “Abbiamo pressato per ottenere nuove somme e finalmente dovremmo firmare il contratto trimestrale che prevede un’integrazione di 300 mila euro al mese per lavori su misura rispetto ai 700 mila già stanziati”, anticipa Silvio Ontario, presidente di Pubbliservizi a LiveSicilia. L’amministratore unico della partecipata da ieri, in sinergia con i vertici della città metropolitana, lavora alla stesura del nuovo accordo che assorbe in parte le richieste dei sindacati, fortemente preoccupati dopo la notizia delle decurtazioni dei fondi, che da un milione e duecento mila sono scesi a 700 mila. Un taglio che significava una riduzione del monte orario del 50% e la drastica diminuzione dei salari. Nei prossimi giorni, dunque, dovrebbe essere compiuto un passo decisivo. Un intervento tampone, comunque. Prima della fine dell’anno infatti si dovrà lavorare per la ricapitalizzazione dell’azienda e poter programmare il rilancio della Pubbliservizi e la garanzia dei 400 posti di lavoro.
Intanto da questa mattina alcuni lavoratori della Pubbliservizi stanno protestando davanti alla sede della Città Metropolitana, in via Nuovaluce, a Tremestieri Etneo . “Sono preoccupati per la grave crisi economica della società partecipata”, si legge in una nota congiunta inviata dalle segreterie provinciali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti e Ugl.
“Dal dicembre 2016 abbiamo iniziato una Via Crucis – spiega Piero Castelli, rappresentante della Cisal – e, fino a oggi, dopo tavoli interni ed esterni, e tavoli prefettizi, non abbiamo avuto risposte convincenti. Nel frattempo – prosegue – non riceviamo lo stipendio da agosto. Tra di noi – continua – ci sono famiglie monoreddito”. Le riunioni degli ultimi giorni non sarebbero andate meglio. Da qui la protesta avviata ieri e culminata stamani, nella sede della Città Metropolitana di Tremestieri, Che, ala luce di quanto anticipato da Ontario, potrebbe rientrare.
