CATANIA – Si è svolta oggi l’assemblea dei soci di PubbliServizi Spa. Gli enti proprietari, in particolare la Città metropolitana, hanno espresso pieno apprezzamento per il Piano Aziendale. Esercizio 2018-2020 elaborato dall’amministratore unico, Silvio Ontario, e dai consulenti Marcello Gulisano e Filippo Privitera. Il progetto per il risanamento della spa è stato giudicato congruo e positivo e va per i soci nella giusta direzione.Dall’assemblea è altresì emersa la netta volontà della Città metropolitana di ricapitalizzare, condizione necessaria posta dall’amministratore unico. Il sindaco metropolitano, Enzo Bianco, sta costantemente monitorando la situazione e ha già avviato una fitta interlocuzione con la Regione Siciliana. Una specifica richiesta in merito alla necessità di ricapitalizzazione della PubbliServizi, illustrando la compromessa situazione finanziaria causata dalla precedente gestione, è stata inviata al presidente, Rosario Crocetta, e all’assessore all’Economia, Alessandro Baccei. È anche al vaglio l’eventualità di istituire un tavolo tecnico appunto con la Regione. Le linee guida del piano aziendale saranno a breve presentate ai sindacati. Gli enti soci hanno oggi ribadito la massima attenzione ai lavoratori e ai loro diritti, a partire dal pagamento degli stipendi. Una nuova assemblea, per illustrare il lavoro svolto con la Regione e la ricapitalizzazione, sarà riconvocata entro due settimane.
“Finita l’ assemblea dei soci, ora il futuro è incerto per le lavoratrici e lavoratori della Pubbliservizi”. Lo sostengono le segreterie di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, UIL trasporti e Ugl Igiene ambientale. I rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto ed ottenuto alcune informazioni al presidente della partecipata, Silvio Ontario, e al funzionario della ex Provincia regionale, Schilliró. “La Città Metropolitana ha comunicato che il piano di impresa presentato durante la riunione, anche se passibile di modifica in qualche punto, poteva essere nelle condizioni di essere deliberato. -spiegano -Ma lo scoglio più grande è stata la mancanza di fondi utili per la ricapitalizzazione della società partecipata. Attraverso il sindaco Bianco è stato richiesto un intervento straordinario economico alla Regione, il cui esito non è per nulla scontato. Dal punto di vista delle spettanze dei lavoratori, sia la ex Provincia che il management della società hanno chiesto una decina di giorni per sbloccare alcune fatture; procedimento necessario per sbloccare il saldo delle stesse”.
I commenti non sono ottimisti. Le segreterie di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, UIL trasporti e Ugl si dichiarano “preoccupatissime della situazione economica e finanziaria, nonché della tenuta occupazionale della Pubbliservizi. Le lavoratrici ed i lavoratori sono allo stremo delle forze e soprattutto alle prese con un terribile stato di incertezza. Il taglio dei fondi regionali uniti alla vecchia gestione scellerata di questa società, sta portando centinaia di famiglie verso un tunnel di precarietà sociale e lavorative. La Regione Sicilia deve intervenire in maniera rapida e incisiva per scongiurare tutto ciò senza mischiare eventuali soluzioni utili a cattive pratiche pre elettorali. Chiederemo alla Prefettura di riaprire il tavolo di crisi fermo da dicembre del 2016 per sollecitare, discutere e soprattutto sbloccare fondi necessari per evitare il fallimento della Pubbliservizi. È necessario evitare danni irreversibili per i lavoratori e disservizi irrecuperabili per le istituzioni, per le scuole e per tutto quello che fino ad oggi i lavoratori stanno garantendo. Non abbiamo tempo da perdere e soprattutto non possiamo accettare che si tergiversi sulla pelle dei lavoratori”.