Catania, dalla festa al dramma| Uccide la moglie involontariamente - Live Sicilia

Catania, dalla festa al dramma| Uccide la moglie involontariamente

Incidente mortale per vedere bene il nipotino
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Un incidente, drammatico nell’epilogo e surreale nella dinamica. Non hanno dubbi carabinieri e magistrati: Angela Viscuso, di 35 anni, è stata uccisa involontariamente dal marito, Giovanni Timoniere, di 38 anni, che l’ha centrata al viso con un colpo esploso involontariamente dalla sua carabina calibro 9 nel salotto di casa loro, nel popoloso rione San Giorgio di Catania. L’uomo è stato arrestato da carabinieri per omicidio colposo.

C’era aria di festa ieri sera in casa Timoniere, piccolo imprenditore senza problemi economici, per l’arrivo, quattro giorni fa, del loro primo nipotino, nato alla moglie del loro figlio diciassettenne. E proprio per potere vedere meglio il bambino, che ancora non poteva avvicinare perché nato prematuro e tenuto in un’incubatrice di un ospedale, Giovanni Timoniere ha deciso di smontare il cannocchiale della sua carabina per usarlo, l’indomani, a mò di binocolo nel reparto di neonatologia. Armeggiando l’arma gli è partito accidentalmente un colpo che ha centrato la moglie al viso, uccidendola all’istante. In casa c’erano i quattro figli della coppia: il diciassettenne, ‘neopapa”, che ha capito subito la gravità dell’accaduto, ha cominciato a prendere a pugni tutto quello che aveva davanti: compresi alcuni specchi, ferendosi alle mani, tanto che è stato portato in ospedale per essere medicato. Sua mamma era stata soccorsa da alcuni familiari e condotta d’urgenza all’ospedale Garibaldi, ma la donna era già deceduta.

Sul luogo della tragedia, avvenuta intorno alle 23 di ieri, ci sono state scene di panico e disperazione ma anche attimi di tensione, quando alcuni parenti di Angela Viscuso, ancora all’oscuro della dinamica della vicenda, hanno tentato di assalire Giovanni Timoniere. L’uomo, per precauzione, si è barricato in casa fino all’arrivo dei carabinieri che lo hanno ‘liberato’ e condotto in caserma in evidente stato confusionale. L’uomo e suo figlio, nella notte, sono stati sottoposti allo ‘stub’ che ha accertato che a sparare è stato Giovanni Timoniere, come lui stesso ha poi ammesso. La famiglia non aveva problemi economici e dalle indagini è emerso un quadro familiare sereno e senza contrasti, anzi di grande concordia e felicità per l’arrivo del nipotino. La Procura della Repubblica di Catania ha disposto l’arresto di Timoniere per omicidio colposo, evidenziando così l’involontarietà del drammatico gesto.


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