Pulvirenti: “La mia esperienza |dia coraggio ad altre vittime” - Live Sicilia

Pulvirenti: “La mia esperienza |dia coraggio ad altre vittime”

Un messaggio di speranza e giustizia quello di Teo Pulvirenti, che ha denunciato di aver subito abusi quand'era minorenne dal monsignore Don Carlo Chiarenza, recentemente condannato in primo grado dal Vaticano. In un post pubblicato sulla pagina di Fancity Acireale lo scienziato ringrazia tutti quelli che lo hanno sostenuto ed esorta le altre vittime a non avere paura e denuciare.

Scandalo pedofilia ad Acireale
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Acireale – Teodoro Pulvirenti rompe il silenzio. Con un messaggio di speranza, affidato a Fancity Acireale, Teo commenta la condanna a Don Carlo Chiarenza, il sacerdote accusato da Pulvirenti di abusi sessuali durante la sua frequentazione nella parrocchia San Paolo. “Non ho parole per esprimere come mi sento.Ho vissuto per anni nella sofferenza di un abuso subito, senza giustizia –  scrive – Mi sono svegliato oggi per realizzare che la giustizia esiste e che non c’e’ forza più grande della verità”.

Ed è proprio attraverso il suo messaggio che Teo incoraggia le altre vittime a non avere paura, “ad alzarsi in piedi e gridare aiuto”,  a denunciare eventuali abusi subiti e nascosti, magari per paura o per vergogna.

Tanti i ringraziamenti da parte di Teo: al Vescovo di Acireale Raspanti e a quanti lo hanno sostenuto e continuano a sostenerlo, attraverso messaggi di solidarietà. Proprio in queste ore, infatti ,è boom di commenti nel profilo facebook di Fancity Acireale, per “abbracciare” Teo e gioire dell’esito della vicenda. “Un grazie di vero cuore alla mia famiglia, ai miei amici più cari, ai soldati della giustizia della Caramella Buona e agli amici di Red FanCity Acireale Amministrazione senza i quali tutto questo non sarebbe mai stato possibile, grazie al Vescovo Raspanti per la sua coerenza e per aver dimostrato che la Chiesa sta cambiando grazie all’avvocato GiampieroTorrisi, per essere stato una colonna portante e un supporto continuo, in questo processo”.

E’ alla fine del suo messaggio che Teo appare più sereno, liberato da ciò che lui stesso ha definito,”sporcizia” nel libro di Carmelo Abbate, “Golgota”; un calvario appunto, un peso nel cuore trascinato per tanti anni nella sofferenza di dover nascondere la verità. Ci sono voluti tanti anni, affinché lo scienziato trovasse il coraggio di denunciare “i gesti – giustificati dal sacerdote – di puro affetto”. Teodoro poi guarda lontano e spera in un capovolgimento di tutte le istituzioni, partendo da quella spirituale. Lo scienziato acese spera in “Una chiesa nuova e giusta, una città che ascolta e reagisce. Lo sforzo di tutti per raggiungere la verità. Questo e’ quello che sento nel cuore oggi. Un grazie speciale a voi tutti, che mi siete stati vicini sin dall’inizio. Un grazie infinito.”.

Forse per Teo è iniziato in un nuovo viaggio della vita: “Finalmente non ci sono più nuvole – recita il post – e il cielo e’ sereno all’orizzonte”. Insomma, semplicità e speranza.

 

 


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