Tragedia sfiorata tra i boschi sopra Castegnone, a Zogno. Un uomo di 34 anni è stato punto da otto calabroni ed è ora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Ponte San Pietro. Le punture multiple hanno provocato una reazione allergica violentissima che ha messo in serio pericolo la sua vita.
Il fatto è avvenuto intorno alle 13 di domenica 21 settembre quando l’escursionista, impegnato lungo i sentieri della frazione bergamasca, si è trovato circondato dagli insetti. La situazione è precipitata in pochi istanti e i presenti hanno dato subito l’allarme al 112.
Punto da otto calabroni, i soccorsi
Data la gravità e la difficoltà di accesso alla zona, è stato inviato l’elisoccorso da Bergamo, mentre un’ambulanza ha raggiunto il luogo per supportare le operazioni di emergenza. Stabilizzato sul posto, l’uomo è stato trasportato in codice rosso in ospedale, dove resta sotto stretta osservazione. L’episodio riaccende i riflettori sulla pericolosità dei calabroni, i più imponenti tra le vespe europee e nordamericane.
Perchè le punture di calabrone sono così pericolose
Le punture di calabrone sono temute perché questo insetto rilascia una quantità di veleno superiore rispetto a quello di api e vespe comuni. Il risultato è un dolore acuto immediato, accompagnato da gonfiore e arrossamento, che nei soggetti più sensibili può degenerare in reazioni gravi fino allo shock anafilattico. In questi casi ogni minuto è prezioso: bisogna allontanarsi subito dall’area infestata, chiamare i soccorsi e attendere l’arrivo dei medici.
Nell’attesa, l’applicazione del ghiaccio può aiutare ad attenuare dolore e infiammazione, ma i segnali d’allarme – difficoltà respiratorie, capogiri, gonfiore esteso – non vanno mai sottovalutati. Chi sa di essere allergico dovrebbe avere sempre con sé un autoiniettore di adrenalina, l’unica difesa immediata in grado di salvare la vita.
TUTTE LE NOTIZIE DALL’ITALIA E DAL MONDO SU LIVESICILIA

