Il trio punk della Pussy Riot è stato giudicato colpevole di teppismo motivato da odio religioso. La Presidente del tribunale Khamovniki a Mosca, dove si svolge il processo, ha negato che la sentenza di condanna per la ‘preghiera punk’ del gruppo sia un’azione politica. ‘In chiesa – ha detto – sono risuonate solo offese alla Chiesa ortodossa’. A sostegno delle Pussy Riot sono state organizzate manifestazioni in 30 città, da Parigi a Varsavia. A Mosca fan riuniti davanti al tribunale. ‘Qualunque sia il verdetto, noi e voi stiamo vincendo’, ha detto Nadia Tolokonnikova, considerata mente e ‘sex symbol’ del gruppo.
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