PALERMO – Un po’ ovunque, ma sempre titolare. Nel Palermo di questo inizio stagione, Iachini non ha mai fatto a meno di Robin Quaison, sfruttando al massimo la sua duttilità e venendo ripagato con prestazioni convincenti. L’ultima proprio domenica scorsa, in casa contro il Carpi, col giovane svedese schierato da trequartista e protagonista nell’occasione del momentaneo vantaggio rosanero con una giocata alla Bale: “Spero di essere un elemento centrale nel progetto, continuerò a dare il massimo per guadagnarmi questo ruolo”. Nonostante la prova positiva, resta il rammarico per il pareggio casalingo: “Si vuole sempre vincere, soprattutto a casa propria. Non possiamo essere pienamente soddisfatti, ma è stato importante non aver perso”.
In compenso, Quaison può gioire per il suo connazionale Hiljemark. Dai suoi piedi è arrivato l’assist per il primo gol in serie A dell’ex PSV Eindhoven, col quale ha vinto la scorsa estate il titolo europeo Under 21: “Sono veramente felice per lui. Ha lavorato tanto, è un mio amico e sono felice”. Con i due svedesi in campo, inoltre, Iachini ha voluto dare un messaggio importante sul campo: “Non so se gioco perché Iachini vuole dare un’impronta più offensiva, sinceramente. Sono comunque felice di giocare da titolare”. Hiljemark sorprendente, dunque, come tutti i nuovi. A non essere sorpreso, semmai, è proprio Quaison: “Non sono sorpreso del loro inserimento. Sono dei buoni giocatori, abbiamo fatto degli ottimi acquisti. Non tralascerei nemmeno l’apporto di Trajkovski, che ha fatto bene”.
Adesso l’obiettivo resta quello di migliorare, magari confermandosi nel ruolo di trequartista titolare: “Perché no? Posso giocare ovunque. Il mio obiettivo è migliorare e aiutare il gruppo a migliorare”. Il tutto senza dimenticare i compiti tattici imposti da Iachini, che non risparmia nemmeno il giovane svedese: “Nel calcio siamo in undici giocatori e tutti hanno un loro compito”, glissa Quaison, che spera di vedere miglioramenti rispetto all’anno passato: “Avevamo una buona squadra lo scorso anno, adesso siamo sicuramente forti. Vedremo dove arriveremo. Io sono migliorato tatticamente e nella fase difensiva, il campionato italiano mi ha aiutato a crescere”.
Ora sotto col Milan. La trasferta di San Siro non si annuncia come una sfida facile, ma Quaison non vuole fasciarsi la testa prima di scendere in campo: “Dobbiamo giocare come sappiamo, stare attenti in attacco e in difesa”. Magari sperando nella prima sviolinata di Gilardino, apparso non ancora al meglio all’esordio stagionale: “Gilardino è un grande giocatore, ma già lo sapevamo. L’ho visto bene, ha fatto dei buoni movimenti e sono certo che possa migliorare. Nel calcio è importante segnare un gol in più degli altri, avere un attaccante come lui è fondamentale”.