CATANIA – “Questa pagina non esiste”. E’ il messaggio che campeggia sulle pagine internet del Comune di Catania relative alle centraline antismog. Impossibile dunque consultare i dati relativi all’inquinamento atmosferico registrato in città che le ben diciassette strutture, oggi ridotte a cinque, disclocate su tutto il territorio comunale dovrebbero trasmettere all’amministrazione, per permettere la conoscenza della qualità dell’aria.
“Le stazioni sono collegate via modem e linee telefoniche ad un centro di elaborazione dati che incamera e memorizza le informazioni – si legge sulla pagina elettronica del sito www.comune.catania.it. Essa e’ stata attivata nella primavera del 1993. Oggi, dunque, si dispone di una banca dati contenente oltre 5.000.000 di valori validati delle concentrazioni medie orarie, riferiti alle sostanze sopra elencate ai quali vanno aggiunti oltre 100.000 dati di parametri meteorologici (velocità e direzione del vento, piovosità temperatura al suolo, umidità) rilevati da due stazioni”.
Tre centraline in particolare, poi, dovrebbero raccogliere i dati relativi alla quantità di benzene presente nell’aria, direttamente riconducibile al volume di traffico che, ogni giorno, invade le strade cittadine. Eppure, neanche cliccando sopra le tre strutture in questione si ottiene qualche risultato. La risposta è sempre quella: un bel divieto di accesso e l’avviso: “Questa pagina non esiste”.
Andando sulla sezione ambiente del sito ufficiale del Comune di Catania, dunque, si può leggere quante, dove e quali compiti abbiano le centraline ma, selezionandone una a caso, non si riesce a visualizzare un solo numero, commento o dato relativo ai livelli diinquinamento. Come segnala Alfio Lisi in una nota. “Sono ‘scomparse’ nel nulla come fossero inutili strumenti le cinque centraline che ancora sopravvivevano in città per misurarne giornalmente il livello di inquinamento da smog e scarico automezzi” – scrive. Tutto ciò da diversi mesi – prosegue – e senza che la cittadinanza ne fosse a conoscenza”. Lisi si domanda se le centraline non funzionino più o se, invece, non vengano semplicemente più diffusi i dati raccolti. Dunque – conclude – non sappiamo e forse non sapremo mai più se in questi mesi, ed in estate i livelli di inquinamento arrivano ai massimi livelli a causa dell’eccessivo caldo, abbiamo respirato veleno a volontà senza che scattasse alcun allarme a nostra difesa”.
In effetti, però, così non è. Non agevolmente, certo, ma i dati relativi alla qualità dell’aria in città sono disponibili sul sito web del Comune di Catania, stessa pagina in cui sono presenti le centraline. Solo che, per ottenerli, bisogna fare qualche ricerca in più. Cliccando su “consulta dati inquiinamento aria” e inserendo la data, infatti, appaiono i dati registrati nelle 24 ore precedenti dalle 5 centraline. Quando pervenuti. Non sempre, infatti, le centraline registrano i dati. Come si può facilmente constatare inserendo una qualsiasi data.