Palermo, quando Benedetto XVI disse: "Mafia strada di morte"

Quando Benedetto XVI disse: “Mafia strada di morte”

Nel 2010 l'unica volta in Sicilia LA STORIA PER IMMAGINI
LA VISITA A PALERMO
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PALERMO – “Una strada di morte, incompatibile con il Vangelo”, disse Papa Benedetto XVI. Era il 3 ottobre 2010 ed era Palermo nell’unica visita siciliana del suo pontificato.

Ratzinger, deceduto oggi all’età di 95 anni (i funerali si svolgeranno giovedì 5 gennaio e a presiederli sarà Papa Francesco), accolse l’invito dell’arcidiocesi e dei vescovi siciliani – l’arcivescovo di Palermo era monsignor Paolo Romeo – in occasione del convegno su giovani e famiglia. Si radunarono in migliaia davanti al palco allestito al Foro Italico. Una distesa di oltre 200 mila persone partecipò alla celebrazione.

BENEDETTO XVI, LA STORIA PER IMMAGINI

L’appello ai giovani

Ai giovani rivolse un appello accorato: “So che a Palermo, come anche in tutta la Sicilia, non mancano difficoltà, problemi e preoccupazioni: penso, in particolare, a quanti vivono concretamente la loro esistenza in condizioni di precarietà, a causa della mancanza del lavoro, dell’incertezza per il futuro, della sofferenza fisica e morale e, come ha ricordato l’Arcivescovo, a causa della criminalità organizzata“.

“Cari siciliani”

“Cari Palermitani e cari Siciliani! La vostra bella Isola è stata tra le prime regioni d’Italia ad accogliere la fede degli Apostoli, a ricevere l’annunzio della Parola di Dio -aggiunse -, ad aderire alla fede in modo così generoso che, anche in mezzo a difficoltà e persecuzioni, è sempre germogliato in essa il fiore della santità. La Sicilia è stata ed è terra di santi, appartenenti ad ogni condizione di vita, che hanno vissuto il Vangelo con semplicità ed integralità”.

“Popolo di Sicilia, guarda con speranza al tuo futuro. Fa emergere in tutta la sua luce il bene che vuoi, che cerchi e che hai. Vivi con coraggio i valori del Vangelo per far risplendere la luce del bene”, aggiunse durante l’omelia.

Nel pomeriggio incontrò i giovani in piazza Politeama, pronunciando una condanna netta contro la mafia: “Non cedete alle suggestioni della mafia, che è una strada di morte, incompatibile con il Vangelo”.

Tornando verso l’aeroporto ci fu un fuoriprogramma: chiese di fermarsi davanti alla stele che ricorda le vittime della strage di Capaci per deporre una corona di fiori.


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