CATANIA – Oltre 250 gli interventi effettuati dalla Protezione Civile nel corso della tre giorni di festività agatine appena conclusa. Questi i dati diffusi dalla dipartimento di protezione civile comunale che, con i suoi 800 volontari, ha garantito il servizio di assistenza sanitaria durante tutte le fasi dell’operazione.
Per la precisione, sono stati 268, in totale, le richieste di aiuto al personale della Protezione civile: di questi, 92 sono stati trattati sul posto, 98 portati dalle unità appiedate presso il posto medico avanzato del 118 di piazza Spirito Santo e 78 ospedalizzati. “Dopo l’infarto di giorno 3 non ci sono stati particolari problemi – spiega a LiveSiciliaCatania Carmine Rosati, responsabile del servizio di Protezione civile comunale: si è trattato prevalentemente di attacchi di panico, cadute, contusioni e stress da folla, ma tutto sommato quest’anno è andato tutto bene”.
Sicuramente meglio rispetto all’anno scorso, secondo Rosati, che sottolinea il cambio di abitudini dei devoti che per l’edizione di quest’anno della festa di Sant’Agata, sono stati più collaborativi. “I devoti si sono comportati senz’altro meglio rispetto all’anno passato – aggiunge Rosati – anche se, purtroppo, dobbiamo registrare anche quest’anno l’inciviltà dei cittadini”.
Il problema maggiore, infatti, è stato causato dalle automobili posteggiate nelle vie di fuga, che hanno rallentato le ambulanze, in particolare la sera del 3 febbraio. “Il prossimo anno provvederemo a bloccare prima il traffico per evitare ostacoli al nostro lavoro – conclude Rosati – e, in ogni caso, in occasione del debriefing che faremo con tutte le forze dell’ordine dopo l’Ottava di Sant’Agata, chiederemo all’amministrazione una maggiore presenza di Vigili urbani”.