PALERMO – Tra due mesi esatti saranno trascorsi sei anni dall’omicidio di Aldo Naro, ucciso nella notte tra il 13 e il 14 febbraio 2015 nella discoteca Goa di Palermo. Se anni di dolore, di domande, di aule di tribunale per la famiglia del giovane medico di San Cataldo che sognava di dedicare la propria vita agli altri. Una vita spezzata troppo presto e per la quale i genitori chiedono con tutte le proprie forze ancora giustizia: a settembre sono stati effettuati nuovi esami sul corpo riesumato del ragazzo, compresa una tac tridimensionale.
Le indagini
L’obiettivo è di accertare il concorso di più persone nel pestaggio che non ha lasciato scampo al giovane che, secondo l’accusa, non sarebbe stato preso di mira soltanto dal buttafuori già condannato per omicidio e che all’epoca dei fatti era minorenne. Si tratta di altre addetti alla sicurezza già iscritti nel registro degli indagati.
Sei anni di dubbi
Sei anni di dubbi, di assenza, di attesa. E anche oggi, come ogni 14 del mese, la famiglia Naro dedica una lettera ad Aldo, mettendo nero su bianco le proprie sensazioni, la voglia di giustizia, la convinzione di volere andare avanti per scoprire tutta la verità su quella notte di follia che ha portato via per sempre il giovane medico che stava festeggiando con gli amici il Carnevale. Parole che sono state condivise anche sui social e condivise da centinaia di persone che vogliono ancora oggi dimostrare solidarietà alla famiglia.
“Lotteremo sempre per te”
“Aldo, mio dolce e caro Aldo – si legge – sei il dono più bello che Dio abbia potuto donarci, ogni attimo anche il più fugace lo conservo gelosamente nel mio cuore. Ogni giorno, ogni instante la mancanza di te è sempre più forte, sempre più intensa.
Mi salta un battito del mio cuore pensandoti
Quanti momenti ci sono stati rubati
Quanto dolore, quanta amarezza e quanta tristezza ho ogni giorno dentro di me pensandoti, immaginando il dolore che tu abbia potuto provare
Al sentimento di tradimento vedendoti solo in un momento dove realmente avevi bisogno di aiuto e … sappiamo com’è il resto, sì perché tu non ci sei più.
Almeno fisicamente non ci sei più
Sono riusciti ad ucciderti
Il che è tutt’oggi impensabile per me
Con una freddezza e con un evoluzione degli eventi che fa raggelare il sangue
Bugie e omissioni che neanche il miglior regista avrebbe potuto creare un copione del genere
Aldo, noi ti amiamo tanto
Mi e ci manchi tutti i giorni della nostra vita
Le mie preghiere sono rivolte a Dio, che possa consolarti e accoglierti è far sì che possa farti arrivare il nostro amore come una carezza sulla tua guancia. Mi manchi, potrei non smettere mai di dirlo e di scrivere parole d’amore per te
Perché purtroppo mi è rimasto questo
Una mente piena di amore nei tuoi riguardi
Un amore che non possiamo più darti in quanto ci hanno strappato via la possibilità
Eri, sei stato e sarai per sempre la gioia della nostra vita
Lotteremo sempre per te”.
Ti amiamo tanto mamma, papà e Mari