Quei deputati fannulloni | dagli stipendi immeritati - Live Sicilia

Quei deputati fannulloni | dagli stipendi immeritati

L'andazzo è il solito: all'Ars si fa poco o niente. Ma ormai il re è nudo.

SEMAFORO RUSSO
di
3 min di lettura

Mi sono casualmente imbattuto navigando su Facebook in un video postato da Luigi Sunseri, giovane deputato regionale del M5Stelle alla sua prima esperienza a Palazzo dei Normanni. Ne consiglio la visione. Il video riguarda un intervento all’Ars dello stesso Sunseri che prende spunto da una asserita violazione (o pesante forzatura) del regolamento d’aula da parte del presidente Gianfranco Miccichè – cioè il ricorso a una sorta di stratagemma per trasformare un emendamento non pertinente in un disegno di legge ad hoc messo ai voti senza il preliminare esame delle commissioni di merito – per puntare il dito contro l’ingiustificabile lentezza dei lavori parlamentari, contro la scarsissima produttività del più antico Parlamento del mondo a fronte delle ricchissime indennità percepite in epoca di pensioni e redditi bassi, povertà crescente e spaventosa disoccupazione.

Anzi, Sunseri al microfono ha rivelato senza falsi pudori la cifra esatta del suo compenso mensile, la bellezza di 8.492 euro: ”rubati – cito testualmente – per le ore di lavoro che fa questa assemblea”, aggiungendo: “dove è scritto che l’Ars debba chiudere il 7 agosto?”.

Mai mi era capitato di sentire pubblicamente dalla viva voce di un onorevole siciliano l’importo “alla lira” della sua busta paga, o forse sarò stato distratto. Non ho il distintivo dei 5Stelle sul bavero della giacca, ho criticato i pentastellati quando l’ho ritenuto opportuno, li ho apprezzati quando mi è parso giusto e continuerò a farlo. Numerose battaglie dei grillini del resto, per il rinnovamento della politica e delle istituzioni, le ho combattute insieme a tanti fin dai tempi della Rete e in seguito. Ma al di là della mia autonomia di giudizio e dei richiami a una storia personale di cui vado orgoglioso, non si può non manifestare compiacimento per l’operazione verità compiuta da Sunseri – certamente portavoce di altri colleghi, di partito e non, animati dai medesimi sentimenti – con un discorso accorato, a tratti “arrabbiato”, diretto e onesto.

Sì, perché per dire le cose come stanno, che il re è nudo, non occorrono lunghe disquisizioni “a tràsi e nesci” (arzigogolate) per stordire l’interlocutore, non occorre nemmeno vestirsi da angeli vendicatori inviati da qualche entità a mondare i corrotti costumi della massa opprimente di politicanti e faccendieri in circolazione, basta solo la rappresentazione cruda della realtà comportandosi da persone normali ispirate, soprattutto se in posizioni di rilevanza pubblica lautamente retribuite, dal senso del dovere e del servizio verso il bene comune.

Una realtà purtroppo non inedita quella della bassa produttività dell’Assemblea Regionale Siciliana, denunciata mille volte da questo giornale e ripetutamente dal sottoscritto su questo giornale, sotto gli occhi di tutti i siciliani. Ci sono settanta persone (90 fino alla scorsa legislatura), elette per occuparsi esclusivamente degli interessi collettivi di una regione sofferente di 5 milioni di anime con immensi problemi sociali, economici e strutturali, che intascano un sacco di soldi a quanto pare immeritatamente e ciò indipendentemente dalle ottime intenzioni in astratto del singolo parlamentare.

Però, se da un lato vogliamo salvare la buona fede della maggioranza dei deputati – potrebbero giurare che non è colpa loro, vorrebbero lavorare ma non vengono messi nelle condizioni, eccetera – dobbiamo pure rimproverarli di agire poco e niente per cambiare il miserevole andazzo, tanto che si perpetua ormai da anni. Si diano una mossa gli inquilini di Sala d’Ercole per dimostrare la voglia di fare per rispondere alle drammatiche urgenze dei cittadini, sennò sarà poi legittimo dubitare dell’incolpevolezza proclamata da taluni rivelandosi invece anche costoro tra gli autori principali del “delitto”.


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