"Qui è impossibile fare impresa" | L'imprenditore scappa dalla Sicilia - Live Sicilia

“Qui è impossibile fare impresa” | L’imprenditore scappa dalla Sicilia

Benedetto Notararigo aveva aperto un lussuoso B&b a Gangi. Oggi dice: "Era un investimento, oggi è una zavorra"

LA STORIA
di
3 min di lettura

PALERMO – “Impossibile fare impresa in Sicilia”. Questo l’amaro sfogo di un imprenditore Benedetto Notararigo, di origini madonite e residente nel milanese. Notararigo, 59novenne, da anni vive in Lombardia e nel 2004, sull’onda lunga dell’elezione di Gangi Borgo più Bello d’Italia, ha deciso di ritornare alle sue origini per realizzare “Villa Viola” inizialmente nata come residenza estiva e poi trasformata in bed and breakfast di lusso.

“La struttura ubicata in una zona panoramica, nelle campagne di Gangi – racconta l’imprenditore -, per alcuni anni è diventata una struttura ricettiva d’eccellenza con piscina ed è dotata anche di pista d’atterraggio per elicotteri. Ma dopo poche settimane gli viene intimato di chiuderla perché l’acqua utilizzata per riempirla non è potabilizzata. La zona non è servita da condotta pubblica così, a sue spese, Notararigo decide di costruirla affinchè la struttura possa essere servita d’acqua potabile con un costo complessivo dei lavori di 32 mila euro. Oltre al danno la beffa  – continua la lettera -: alla richiesta rivolta all’amministrazione comunale di Gangi di poter avere l’acqua potabile pubblica è arrivata la risposta che la condotta che l’imprenditore ha realizzato non potrà essere servita perché l’acqua scarseggia e prima occorre approvvigionare i cittadini del centro abitato”.

“A questo – prosegue Notararigo – si aggiunge una viabilità in condizioni da terzo mondo sia per raggiungere Gangi e principalmente “Villa Viola”, che si trova su strade al limite della praticabilità, piene di buche e smottamenti, tanto che anche chi forniva la struttura ricettiva di bibite si è rifiutato di consegnare la merce perché avrebbe rotto il carico di bottiglie di vetro”.

Notararigo ha così deciso di chiudere la struttura e di fare diventare la struttura il suo buen retiro estivo. Nei giorni scorsi l’amara decisione di Notararigo quella di vendere tutto e investire altrove. “Prima mi hanno costretto a chiudere il bed and breakfast, ora i servizi sono carenti e mi sono trovato di fronte un’amministrazione comunale che presta scarsa attenzione verso chi vuole investire o anche semplicemente verso chi vuole trascorrere qualche giorno di relax a Gangi”.

L’imprenditore prova a illustrare “un esempio su tutti”. “Nei giorni scorsi – racconta – sono stato multato per aver conferito rifiuti indifferenziati nei cassonetti che si trovano nel territorio comunale, un vigile solerte mi ha chiesto i documenti dicendomi che mi avrebbero sanzionato per aver conferito i rifiuti fuori dall’orario stabilito da un ordinanza sindacale pubblicata appena da qualche giorno. Io mi chiedo – aggiunge Notararigo – non sarebbe stato opportuno informare adeguatamente i cittadini principalmente chi vive fuori Gangi con una lettera? Mi ero rivolto – prosegue – al primo cittadino per lamentare quanto mi è accaduto, una sanzione che reputo non giusta, il sindaco mi ha risposto che bisogna rispettarla e mi ha invitato a recarmi negli uffici preposti per ritirare i mastelli per la differenziata, perché occorre fare la differenziata anche se fruisco dell’abitazione solo per pochi giorni l’anno. Da buon cittadino così mi sono recato negli uffici indicati dal primo cittadino ma l’amara sorpresa scopro che chi non risiede nel centro abitato non può avere i mastelli in quanto il porta a porta funziona solo nel centro abitato mentre chi vive in campagna fuori da tale perimetro può usufruire dei cassonetti e delle piazzole apposite. Allora mi sono chiesto: ‘ma non avevo conferito i rifiuti differenziati in una di queste piazzole e dove un integerrimo vigile urbano appostato come si fa in una battuta di caccia mi ha braccato e beccato con le mani nel sacco? Ora mi chiedo – continua Notararigo – in un paese civile non si poteva informare meglio e inviare l’ordinanza anche ai non residenti? E’ un mio diritto e farò ricorso – conclude l’imprenditore – come è un mio diritto di trascorrere le vacanze altrove o mettere la casa in vendita. Quella casa nata per farne un investimento oggi è diventata una zavorra per me e tutta la mia famiglia”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI