Casellati 'affondata', Salvini perde e Mattarella...

Casellati ‘affondata’, Salvini perde e Mattarella…

Commenti

    Hanno messo il timbro dell’inutilità di questo parlamento e degli uomini che lo compongono. In Italia non esistono più politici solo poltronisti.

    Maggioranza Ursula!

    Bisogna porre fine a questa situazione indecorosa, subito presidente votato direttamente dai cittadini e sistema elettorale che esprima una maggioranza solida per governare il paese, con quella attuale DRAGHI sarà presidente del consiglio per altri sei anni

    Cosa potevamo aspettarci i diverso da questo parlamento che non è in grado di esprimere un governo politico e men che mai può avere una visione di alto profilo x nominare il presidente …elezioni subito

    Premesso che se la Casellati avesse avuto un minimo di dignità politica mai e poi mai, nella qualità di seconda carica dello Stato, avrebbe dovuto accettare una candidatura che non fosse espressione di tutte le forze politiche in campo, ormai è sotto gli occhi di tutti come l’attuale dirigente è la peggiore dall’avvento della Repubblica. In questo caotico teatrino e nella pochezza dei protagonisti, credo che l’unica strada percorribile sia un Mattarella bis che insieme a Draghi a Palazzo Chigi, possano traghettare questa legislatura alle prossime elezioni politiche con una nuova legge elettorale, ma soprattutto pongano in essere quelle riforme che l’Europa ci chiede.

    Inevitabile per tre motivi. Berlusconi vuole dipendenti, non donne che diventano più importanti di lui. Per il PD le donne di centro destra sono una categoria inferiore. Tra donne c’è in genere più invidia che tra uomini.

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La notizia della scomparsa di don Maurizio Francoforte mi ha profondamente toccato. È difficile trovare le parole per descrivere una perdita così grande, ma i ricordi e l’amore che ha lasciato in chi lo ha conosciuto parlano per lui. Don Maurizio non era solo un parroco, ma un padre accogliente, una guida silenziosa e costante, capace di vedere il meglio in ognuno e di spronare chiunque a crederci davvero. Il suo sorriso, la sua voce che trasmetteva calore e fermezza, la sua presenza sempre pronta a dare conforto rimarranno impressi nei cuori di chi ha avuto il dono di incrociare il suo cammino. Penso ai giovani che seguiva con passione, ai sogni che aiutava a coltivare, alle famiglie che accompagnava con delicatezza. Il suo amore per Brancaccio e il desiderio di riscatto erano il segno tangibile di una fede che si faceva concreta, che scendeva nelle strade, che sapeva sporcarsi le mani. E quel bastone di Fratel Biagio, che ha voluto accanto a sé anche nel momento dell’addio, sembra raccontare meglio di ogni parola il suo cammino: saldo, instancabile, ricco di speranza. Don Maurizio era un dono per tutti noi, un esempio luminoso di cosa significhi vivere per gli altri. E anche ora, nel dolore della sua assenza, so che il suo insegnamento e il suo amore continueranno a guidare e ispirare molti.

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