ACIREALE- Continua lo scontro politico sullo scandalo assenteismo al Comune, dopo che 62 dipendenti sono accusati di truffa aggravata e tre funzionari sono finiti in manette.
A scagliare l’attacco è Fausto Raciti del Pd, che commenta l’intervento del sindaco di Acireale Roberto Barbagallo su Rai 1.
“Anziché assumersi le proprie responsabilità -dice Raciti- il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo va in giro per salotti televisivi a dipingersi come un eroe. E pensare che l’indagine della Procura ci dice che un dipendente comunale su dieci era assenteista, mentre l’amministrazione comunale non si accorgeva di nulla”. “Com’è possibile? -si chiede il deputato del Pd- Un dato è certo: la Magistratura, purtroppo, è arrivata prima dell’amministrazione. Per fortuna sono stati i cittadini acesi a denunciare. Non so con quale coraggio, oggi, il sindaco ed i suoi sodali vogliano farci credere di aver messo in moto una rivoluzione burocratica che non esiste”.
Secca la replica del deputato regionale Nicola D’Agostino
“A volte mi chiedo -esordisce D’Agostino- perché Raciti parla di Acireale. Perché non si trattiene, anziché dire simili sciocchezze. Abbiamo letto, stupiti, un intervento scomposto e fuori luogo, essendosi permesso di sentenziare su fatti che ignora completamente. La sintesi è estrema e, purtroppo per lui, impietosa. Giacché parlano i fatti”.
Nicola D’Agostino rivendica l’operato dell’amministrazione Barbagallo: “Mentre Raciti ed i suoi pensavano ad allearsi con chi ha creato lo scempio in città e al Comune, Cambiamo Acireale smantellava e rivoluzionava una organizzazione burocratica abituata a sprechi, privilegi, arroganza ed assenteismo. Ci sono 14 punti ed altrettante delibere del Settembre 2014 che parlano chiaramente”.
E ancora: “Mentre Raciti ed i suoi criticavano l’Amministrazione per le più grandi banalità, questa sfidava le consorterie burocratiche e malavitose avendone anche minacce, avvertimenti ed attentati, il sindaco, la giunta ed il consiglio fronteggiavano le emergenze e collaboravano con la giustizia per questa e altre faccende. Intervenendo sul malvezzo dell’assenteismo come nessuno prima ad Acireale e nessun altro in tutta Italia”.
Il deputato regionale parla anche delle sospensioni dei 15 dipendenti al centro delle accuse più gravi della magistratura, che “sono già state avviate e presto arriveranno altri e più pesanti provvedimenti. La politica fa quel che deve, ad Acireale mi pare tanto, molto più che altrove e meriterebbe pubblici riconoscimenti, se ci fosse maggiore equilibrio di giudizio e non risentimento”.
Conclude D’Agostino: “Oppure pensiamo che i cittadini acesi “improvvisamente” collaborino con la giustizia se non perché hanno capito che c’è aria nuova e nuovo clima di fiducia? La stesso che Raciti ed i suoi hanno impedito e continuano ad ostacolare per miopia, invidia, rancore, in fini dei conti: per storica ottusità e mediocrità”.